Capitale Eropea Cultura/ Domani Perugia consegna il suo dossier al Ministero
PERUGIA - In anticipo di un giorno sul termine di consegna fissato, giovedì 19 settembre il dossier di “Perugia2019 con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria” sarà depositato negli uffici del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Con un lavoro di 95 pagine la città si presenta all’Europa e spiega perché il suo percorso di candidatura a Capitale europea della cultura per il 2019 dovrebbe continuare.
Un progetto che raccoglie le motivazioni e le mette nero su bianco e la cui consegna arriva a conclusione di un lungo periodo di preparazione avviato anni fa ad opera delle istituzioni, il Comune di Perugia e quello di Assisi. Un percorso proseguito con intensità nell’ultimo anno, dopo la costituzione della fondazione Perugiassisi2019, organo voluto non solo dai due comuni ma anche dalla Regione, con un lavoro di coinvolgimento dei cittadini e delle realtà associative del territorio. Tra il 2012 e 2013 l’attività svolta dalla fondazione ha riscosso consensi da più parti, accogliendo soci fondatori e firmando protocolli di intesa, l’ultimo dei quali con le scuole del territorio umbro per progetti che si svilupperanno durante tutto l’anno scolastico fino al 2014 .
BACALENTE - “Insieme a un bel programma culturale, innovativo anche nel metodo, per la candidatura a capitale europea della cultura 2019 consegniamo un progetto per la Perugia e l’Umbria del futuro. Un progetto frutto di un grande lavoro, corale e partecipato, di forte cambiamento nel segno della cultura e della creatività, perfino visionario, ma concreto e realizzabile” dichiara il presidente della fondazione Perugiassisi2019 Bruno Bracalente. “Lo affidiamo alla Commissione di esperti che dovrà giudicarlo e siamo fiduciosi; ma è un progetto che le istituzioni e la comunità cittadina e regionale devono cercare di realizzare indipendentemente dall’esito della candidatura – prosegue – se vogliamo ottenere ciò di cui abbiamo urgente bisogno: nuovo sviluppo e nuove opportunità di lavoro qualificato e di imprenditorialità innovativa diffusa, soprattutto per i giovani, e nuova qualità urbana e sociale per tutti, nella città e nella regione”.
BOCCALI - "Una città, un territorio, una regione che guardano all'Europa. Che guardano al proprio futuro con un progetto di prospettiva lunga, con l'obiettivo di disegnare un nuovo sviluppo fondato su antiche vocazioni. L'arte, la cultura, l'ambiente, il paesaggio, la qualità della vita, l'ambizione di porsi come luogo di confronto, dialogo, pacifica coesistenza tra genti diverse. La candidatura a capitale europea della cultura e' tutto questo e molto altro”, come sostiene il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali. “E' un'idea che deve tenere insieme le componenti della società perugina e umbra oltre localismi, spirito di parte, interessi di corto respiro. E' una sconnessa su noi stessi – prosegue il sindaco Boccali -, un investimento per crescere in una fase storica in cui il nostro Paese cammina con affanno. Dobbiamo crederci, perché e' una scommessa che può essere vinta".
RICCI - Soddisfazione anche dal sindaco di Assisi Claudio Ricci che commenta così: “Riteniamo di aver fatto un buon lavoro che rappresenta un vero progetto strategico anche più importante dell’esito dato da elemento: abbiamo messo insieme, per la prima volta, 100 realtà. Un fatto unico sia per la regione che per l’Europa.” Sul progetto in senso concettuale il sindaco di Assisi mette in evidenza che il dossier, a partire dalla sua titolazione, ‘Fabbricare i luoghi’, “è la sintesi dell’idea progettuale strategica che si articola su tre livelli-modalità di costruzione della città europea”: l’aggregazione come creazione di luoghi non solo come spazi fisici ma creativi; il dialogo tra città, Perugia, Assisi luoghi in cui le identità trovano spazio di valorizzazione e connessione per creare una cultura europea; la rete, come collegamento tra le città dell’intera Umbria connesse non solo in senso formale ma anche tecnologico.
Il dossier sarà al vaglio di una commissione composta da 13 membri, 7 nominati dalle istituzioni europee e 6 dalle istituzioni nazionali, che valuterà i progetti e le presentazioni delle candidate ufficiali, selezionando così le città finaliste.




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