Città di Castello: “Integrazione e visibilità: la via di vallata alla promozione
CITTA’ DI CASTELLO - “Capolavori in Valtiberina diventerà un metodo di lavoro: l’esperienza di Piccoli Grandi Musei ci ha confermato che l’integrazione territoriale amplifica gli effetti della promozione culturale ed artistica della Vallata, contribuendo a dare l’identità che manca a questa terra di mezzo tra Umbria e Toscana . Detto questo, dobbiamo ancora superare molti diaframmi: appartenere a realtà amministrative distinte non è un elemento agevolatore così come non avere un corrispettivo nella carta geografica. Tuttavia c’è una volontà politica unanime di lavorare in questa direzione, costruendo un’identità turistica e culturale in cui si possano riconoscere i due versanti della Vallata”: questo il commento del vicesindaco del comune di Città di Castello Michele Bettarelli alle risultanze dell’incontro “Cultura in comune”, promosso nell’ambito degli eventi collaterali del Festival delle Nazioni, a cui hanno partecipato anche i rappresentanti istituzionali di San Giustino, Citerna, Monte Santa Maria Tiberina, Anghiari e Sansepolcro.
All’iniziativa era presente l’assessore alla Cultura della Regione Umbria Fabrizio Bracco: “La disponibilità della Regione a produrre una sperimentazione di biglietto unico, che metta a rete il circuito museale con il sistema turistico commerciale e alberghiero, è una buona notizia, da concretizzare fin dalla programmazione dei prossimi calendari” aggiunge l’assessore per il quale “tale proficuo confronto non poteva che essere ospitato dal Festival delle Nazioni, un precursore della Vallata come soggetto culturale e turistico, che nel tempo ha visto capitalizzare il suo investimento in integrazione e che nell’ultima edizione ha saputo intercettare una platea di pubblico più ampia senza rinunciare all’alto livello delle scelte artistiche, dando un baricentro, il Chiostro di San Domenico, ad una manifestazione itinerante”.
“Nell’ambito dello sforzo condiviso che istituzioni e associazioni stanno producendo - conclude Bettarelli - un banco di prova importante sarà il potenziamento della nostra immagine all’esterno, implementando l’efficacia di comunicazione e promozione per colmare quel gap di riconoscibilità e visibilità, a tutt’oggi presente, fra ciò che siamo e quanto riusciamo a far parlare di noi. Su questo punto dovremmo concentrarci, consapevoli che la cultura è un elemento di crescita delle comunità ma anche un volano di sviluppo per il territorio”.

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