ISOLA MAGGIORE - Secondo giorno ricco di appuntamenti per l'Isola del Libro Trasimeno. Testimonianze. Ad aprire la giornata di sabato l'inaugurazione della mostra fotografica "Presenze" di Enrico Valentini, che con il suo obbiettivo ha immortalato vent'anni di storia dell'Umbria.
A seguire la presentazione del thriller-noir di Mauro Tippolotti "L'Urlo di Beatrice". "A questa storia sono arrivato, spiega il politico, amministratore, pittore e oggi anche scrittore, attraverso una cena tra amici. Due semplice chiacchiere di circa vent'anni fa con un'amica archivista. Si parlava di un documento che le era arrivato le tra le mani.

Il libro -prosegue l'autore - parte da uno stupro subito da Beatrice mentre viaggiava accompagnata dal marito e da due uomini tutti rapinati e picchiati da quattro malviventi che poi hanno violentato la donna. I quattro furono condannati alla decapitazione.

 

L' Urlo, racconta di una vendetta tramandata di padre in figlio e che dura sei secoli. Il perchè? Quattro balordi che nel 1470 stuprano una pellegrina e vengono condannati a morte, ma la decapitazione non permette all'anima di andare nell'aldilà".

 

Gli ospiti dell'Isola del Libro sono poi stati trascinati nel pomeriggio in una storia umana e giudiziaria straziante. Ventidue anni in carcere, trentasei per ottenere giustizia dopo una condanna per l'omicidio mai commesso di due giovani carabinieri. È questa la storia di Giuseppe Gulotta e del suo Alkamar. Un calvario come lo hanno definito i corelatori Anna Mossuto, direttore del Corriere dell'Umbria e Fabrizio Bracco, assessore alla cultura della Regione Umbria.

 

"Per 36 anni sono stato un assassino poi con la revisione del processo e l'assoluzione sono tornato come tutti gli altri - questo il commosso ricordo di Gulotta – La mia giustizia e la mia innocenza me l'hanno ridata i magistrati che hanno capito davvero quello che mi è successo. Mi hanno picchiato, legato ad una sedia e fatto confessare un delitto che non avevo mai commesso. Mi hanno sputato addosso, insultato e rinchiuso in carcere. Le scuse delle Istituzioni, che non sono mai arrivate, non vanno a me, ma ai familiari e ai due carabinieri morti. Per anni lo Stato ha dato loro solo colpevoli fasulli".

 

Domani (domenica) gli appuntamenti dell'Isola del Libro proseguono con "Argo. Una storia italiana" di Antonio Carlo Ponti e la presenza del famosissimo paroliere Mogol e il suo libro di aforismi
"Ciliege e Amarene". A chiudere il secondo fine settimana dedicato al libro "Sarò re. Le vicende di Fortebraccio" di Marco Rufini.

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