di Nicola Agostini

CASTEL RIGONE - In fondo ci sono tutti gli ingredienti per vederla come una favola. Lo stadio senza barriere, con tutte le piante ai bordi del campo che sanno un po' di bosco incantato. Ci sono anche gli gnomi, travestiti, senza offesa per nessuno, da steward, figure sconosciute da queste parti fino a un paio di mesi fa. Sì perché c'è anche l'emozione dello storico debutto fra i professionisti per una squadra e un paese che appena 15 fa muovevano i primi passi in Terza categoria. Per parlare di favola calcistica però serve necessariamente il risultato. E arriva anche quello. Perché nella prima gara in Coppa Italia, valida per la seconda giornata del triangolare eliminatorio, il Castel Rigone supera 4-1 il Prato. Volete un altro elemento fiabesco? Il Prato gioca in Prima divisione, una categoria in più rispetto al Castel Rigone.

IL VANTAGGIO FA... 90 - Eppure il gap non si vede. Anzi. La squadra di categoria superiore sembra il Castel Rigone. Vuoi perché c'è anche un Cappai, nei panni della fatina, a dare una mano ai biancoblu dopo appena un minuto e mezzo, 90 secondi appunto, quando la difesa del Prato si addormenta con Bagnai prima e Saitta poi che perdono palla sulla trequarti. Ubaldi morde come al solito, si invola sulla destra e crossa sul secondo palo con Cappai che non può non segnare l'1-0 e lo storico primo gol del Castel Rigone fra i professionisti.

Il raddoppio potrebbe arrivare a ruota al 10' e al 14' sempre con Tranchitella. Niente da fare. Tutto rimandato di 4 minuti quando Coresi pennella dalla bandierina e Bagnai, in area, tocca con la mano. L'arbitro Piccinini, da due passi, non può che indicare il dischetto. Dagli undici metri va Tranchitella, come il 5 maggio a Scandicci. Quel pallone non pesa come tre mesi e mezzo fa ma Re Dario lo spedisce comunque in rete con la classica rincorsa alla Balotelli. Piccinini, che non è Paganini, però non è d'accordo e si ripete. Tranchitella cambia angolo ma non cambia la sostanza e il Castel Rigone raddoppia.

RE DARIO SUL TRONO - Finita così? No perché Tranchitella di lasciare il posto a Di Paola o Agostinelli proprio non vuole saperne. Alla mezzora così sfrutta l'azione insistita di Santarelli sulla destra che pressa Cavagna inducendolo all'errore. Tranchitella si butta su quel pallone che vaga sulla trequarti, dribbla Ricciarelli in uscita e manda tutti all'intervallo sul 3-0.

In avvio di ripresa il Prato ha una reazione d'orgoglio che porta al palo di Saitta al 50' e al diagonale a fil di palo dell'ex grifone Serrotti un minuto più tardi.

MEDIANA DA URLO - Il Castel Rigone però riprende subito in mano le redini della mediana con un Vicedomini alla Pirlo e Montanari ed Ubaldi con tempi da kenyani sulle lunghe distanze. Occhio però perché Tranchitella è in giornata super e al 57' cerca anche il gol di tacco, sul cross di Petterini, con Ghinassi che salva sulla linea. Di Loreto getta nella mischia Di Paola per Cappai che esce fra gli applausi. Quegli applausi che al 62' si becca l'ex Lanciotto Benedetti quando converge dalla destra e lascia partire un sinistro all'incrocio sul quale Franzese non può nulla. Ubaldi intanto non vuole saperne di smettere di correre e al 64' vince un rimpallo a centrocampo su Ghinassi, si fa 40 metri palla al piede prima di spedire la palla nell'angolino basso a tu per tu con Ricciarelli.

SGUARDO AL FUTURO - Il poker è servito. Già finito? E il resto del racconto? L'appuntamento è rinviato al 4 maggio. Con un Castel Rigone fra le prime otto allora sì che si potrà parlare di lieto fine. Capitolo due, intanto, mercoledì a Poggibonsi quando basterà non perdere per ritrovarsi fra le 48 squadre di Lega Pro qualificate al primo turno di Coppa.

da Il giornale dell'Umbria

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