CITTA’ DI CASTELLO - “Sono certo che la decisione di sciogliere il vostro sodalizio sia stata ponderata e sofferta, tuttavia, vi invito a ripensare questa scelta, continuando ad essere l’anima ed il cuore della pallavolo”: in una lettera aperta il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta scrive ai tifosi di Orgoglio tifernate, che in una nota hanno annunciato l’interruzione della propria attività, dissociandosi dal nuovo progetto societario.

 

“Sarebbe una sconfitta per lo sport e una perdita per tutti se venisse meno il messaggio di identificazione cittadina che avete saputo spingere ben oltre i confini del campo da gioco, rappresentando un momento di aggregazione forte e inclusivo, capace di parlare non solo ai tifosi ma alle loro famiglie e di canalizzare in modo positivo l’energie ed emozioni di tanti nostri ragazzi. Mi impegno a fare il possibile - scrive ancora il sindaco - perché sia superata la distanza innaturale che attualmente separa la squadra dai suoi più corretti e leali tifosi, dissipando con il dialogo e il confronto gli equivoci ed i fraintendimenti alla base della rottura. Le recenti evoluzioni societarie debbono essere lette in modo positivo: non possiamo dimenticare che derivano da un grande risultato sportivo, la conquista di un posto nel massimo campionato”.

 

“Questa sfida rimane – prosegue Bacchetta - ed Orgoglio tifernate non può tirarsi indietro perché i colori biancorossi dovranno poter contare, soprattutto ora, sull’abbraccio dei suoi supporter. Il campionato di A1 è un obiettivo che abbiamo perseguito insieme, società, tifosi, istituzioni e che aspetta di essere consolidato, unendo passione sportiva e sociale, come, così bene, Orgoglio tifernate ha saputo fare nelle ultime stagioni. Il pubblico tifernate è spesso stato il settimo uomo in campo: dovrà continuare ad esserlo anche nell’anno in cui Città di Castello giocherà a San Giustino”.

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