“Fernando Grillo, che se n’è andato ieri, non era un musicista “popolare”. Era conosciutissimo nella cerchia degli addetti ai lavori e dei cultori della musica contemporanea, della ricerca sul suono, dell’ espressione meno convenzionale della scrittura musicale. In questa “nicchia” tutti sapevano del suo lavoro, perché alcuni dei maggiori compositori, a livello internazionale, gli avevano dedicato loro opere per contrabbasso, perché lo stesso Grillo aveva insegnato in scuole prestigiose e si era esibito in tutto il mondo in manifestazioni importanti.

 

Era un uomo che amava la musica. Tanto da avere scelto di esplorarne gli aspetti meno frequentati,  ed era dotato di grande talento. La sua morte è una perdita grave per Perugia e per tutto il mondo della cultura”.

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