Città di Castello. La città si riappropria del Tevere grazie al Canoa Club
Quello che sembrava un sogno, sta diventando realtà. Un progetto illustrato dall'associazione sportiva, guidata da Sandro Paoloni, al Comune tifernate che l'ha fatto suo ed è stato inserito in un piano più grande che comprende la sistemazione del fiume Tevere. La sua realizzazione sarà possibile grazie a un investimento della Regione, che ha sfruttato alcuni fondi Europei. Il progetto, diviso in tre stralci, prevede anche la costruzione di una vera e propria rampa che partirà dal piazzale del Canoa Club per finire all'interno del fiume Tevere, con una piattaforma galleggiante. Una struttura che potrà essere utilizzata anche dai diversamente abili, dai vigili del fuoco e dalla protezione civile.
Oltre a questa struttura, unica in Altotevere, sarà sistemato l'esterno dell'associazione sportiva, con la riqualificazione dello stabile, l'acquisizione del giardino vicino alla rotonda di Porta Prato, dove verrà realizzata la futura entrata dalla società nautica, e la sistemazione dello spazio esterno, già presente. Il secondo stralcio, invece, permetterà di abbattere tutte le barriere architettoniche per far si che la sede del Canoa Club Città di Castello sia aperta a tutti. Il progetto è stato illustrato ieri sera durante un incontro fra i membri dell'associazione e le autorità.
Al summit hanno preso parte anche l'onorevole Anna Ascani, il vice presidente del Consiglio regionale Andrea Lignani Marchesani, l'assessore regionale Fernanda Cecchini, l'assessore provinciale Domenico Caprini, il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, gli assessori comunali Michele Bettarelli, Luca Secondi e Massimo Massetti, insieme al commissario della Comunità Montana Mauro Severini e a Paolo Papa dirigente del servizio Aree protette della Regione Umbria e ad altri componenti della stessa struttura.
“Con questo progetto – ha detto il presidente del Club, Sandro Paoloni – vogliamo far si che la città si riappropri del Tevere e che il nostro club possa essere aperto a tutti, sia abili che diversamente abili”. Dopo l'illustrazione del progetto, realizzato dall'architetto Francesca Bioli, le autorità hanno confermato in toto i propri impegni su questo fronte, dicendosi disponibili anche a future collaborazioni. La rampa per disabili e il progetto di abbattimento delle barriere architettoniche entra nel vivo, dopo una prima presentazione alla città durante l'evento “Una canoa per tutti”, manifestazione realizzata insieme al Rotary Club che fece salire in canoa numerosi giovani e adulti disabili, insieme al vescovo di Città di Castello, monsignor Domenico Cancian che, smesso l'abito talare, si è trasformato in un provetto atleta.

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