Gli Arconi del Pincetto diventano una biblioteca aperta
di Rosaria Parrilla
Perugia – “Con la cultura si mangia nel nostro Paese”. Lo aveva detto il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, lo scorso marzo in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2012-2013 dell’Accademia di Belle arti Pietro Vannucci. A quanto pare non si trattava di una semplice premessa messa lì, a slogan in vista anche delle prossime amministrative che si terranno nel 2014, ma di una vera azione politica della sua giunta, che punta a rilanciare la città attraverso la cultura. Azioni mirate insomma, per dare quel giusto slancio e sviluppo che una città capoluogo, come Perugia, merita, anche perché in ballo c’è anche la candidatura, insieme ad Assisi, a capitale europea della cultura per il 2019. La giunta di Boccali, a sentire anche il suo assessore alle attività culturali, Andrea Cernicchi, intende investire sulla cultura “perché considerato l’elemento centrale per lo sviluppo di una città”. E proprio in questa direzione va il progetto della nuova biblioteca pubblica del centro storico, che sorgerà sotto gli Arconi del Pincetto, fermata Minimetrò per intenderci. Si tratta di un’emanazione della Augusta, ma allo stesso tempo di una struttura del tutto nuova per spazi e per vocazione. I lavori già partiti termineranno molto probabilmente nel giro di 2 o 3 anni, lo stesso periodo che vedrà sorgere l’Auditorium - centro congressi di San Francesco al prato, il cui progetto sarà presentato domani nella sala dei Notari. La nuova “biblioteca aperta” sarà una sorta di piazza del sapere e una multipurpose library, ispirata ad altre realtà italiane, prima fra tutte Bologna e Verona, che si rivolgerà a tutti i cittadini della città, adulti, giovani e bambini, per avvicinarli al mondo della lettura. Un investimento di non poco conto in un periodo di vacche magre, il cui costo si aggira sui 3,5 milioni di euro, finanziati dalla Regione Umbria attraverso i fondi europei.
“L’obiettivo è molteplice – spiega l’assessore Cernicchi -. In prima istanza vogliamo avvicinare di più la cittadinanza alla lettura. Molte città italiane hanno ridisegnato il modello delle loro biblioteche, distinguendole dalla tutela del patrimonio libraio e dello studio alla lettura”. Una struttura, quindi, orientata alla contemporaneità e capace di attrarre fasce di popolazione che finora hanno considerato la biblioteca come uno spazio destinato solo a chi coltiva interessi di studio e di ricerca. “La prima scelta è caduta proprio sugli Arconi per l’impatto emozionale, empatico ed estetico che trasmettono – sottolinea Cernicchi – e poi perché sorreggono la città”. Una scelta che permette anche di ottimizzare uno spazio che altrimenti sarebbe rimasto vuoto e che bene si rifà al progetto. “Cercheremo di renderla appetibile con vari servizi non presenti nel nostro centro storico – assicura Andrea Cernicchi -, con uno spazio dedicato ai caffè letterari e un altro ‘babysitting’ dedicato ai bambini”. “L’amministrazione comunale ormai da più di tre anni investe davvero nella cultura – ricorda ancora l’assessore Cernicchi -. Siamo partiti a San Sisto con il teatro comunale Bertolt Brecht, poi lo scorso anno abbiamo inaugurato il Teatro figura umbro, di recente abbiamo ripensato e trasformato Palazzo della Penna in un centro di cultura contemporanea e ancora il Teatro amatoriale di Borgo XX Giugno, fino ai due progetti della Biblioteca degli Arconi e dell’Auditorium di San Francesco al prato”. Politiche messe in atto, quindi, per rendere il capoluogo umbro più competitivo in vista della sua prossima sfida: diventare capitale europea della cultura insieme alla città serafica. Una città Perugia che vuole farsi conoscere sempre più per le sue bellezze architettoniche e le sue attività culturali e riscattarsi dai fatti di cronaca che purtroppo la tormentano.

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