Anche quest’anno,  a Passignano si sta svolgendo Trasimeno Flippers, campus di Basket dedicato a giovanissimi da 6 ai 13 anni. Alla presenza di guest star importanti, provenienti anche dal mondo professionistico e che prestano con entusiasmo il loro tempo e il loro carisma i ragazzi (120 circa)  vivono per due settimane una bellissima esperienza di avvicinamento al mondo del basket, attraverso attente metodologie ludico sportive.

E’ entusiasmante vedere tanti ragazzini partecipare con trasporto al Campus che prevede un misurato equilibrio fra momenti ludici e tecnici, vari e interdisciplinari. L’incontro con la crew DaMove, star del freestyle, o con la Volpi Rosse, squadra di wheelchair che nei prossimi giorni porterà la disabilità vissuta con grande coraggio e entusiamo dai giovani fiorentini, sono momenti che difficilmente i Flippers dimenticheranno.

Platone sosteneva che Sport e Anima devono andare di pari passo, uno fortifica l’altra e viceversa, e non esisterà una grande sportivo se povero d’anima, così come non potrà essere un grande uomo se non si sarà forgiato attraverso la disciplina sportiva: è questo che deve fare lo sport principalmente, contribuire attraverso la disciplina, la condivisione a creare donne e uomini migliori.

Molteplici e forti i messaggi che partono da iniziative come questa: verso la Comunità, ricordando a genitori e non solo, la grande valenza pedagogica che lo Sport, soprattutto di gruppo, ha nello sviluppo educativo di un giovanissimo; verso le Amministrazioni, che devono sostenere e appoggiare in pieno principalmente tutte quelle iniziative sportive, come questa, che abbiano come finalità la Formazione, nella sua accezione più alta; verso il mondo dello Sport, soprattutto quello locale, che spesso schiacciato dalla sempre più ingombrante presenza del calcio e delle sue aberrazioni, non trova spazio, fisico ma anche economico, per quelle che erroneamente sono ritenute le discipline inferiori ma che, proprio per la loro lontananza dalle brutture del mondo professionistico, possono ancora testimoniare a 120 ragazzini la bellezza dell’aggregarsi, del giocare e dei valori fondamentali dello sport.

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