Continuano, ancora per due giorni (sabato 22 giugno e domenica 23 giugno), i “tramonti artistici” all’Isola Maggiore grazie a Music for Sunset, con altre performance straordinarie ed uniche in cui il “respiro” degli artisti ospiti cercherà ancora una volta l’armonia con i ritmi della natura.

Tramonti sonori e letterari che, durante la giornata di sabato 22 giugno, si intrecceranno anche con Castelli di Pace, il festival per la pace e la sostenibilità di Legambiente. Alle 17 presso il Museo del Merletto ospiterà il secondo dibattito, organizzato durante il festival per riunire la rete  degli amministratori di Legambiente piccoli comuni che con politiche locali combattono climate change disuguaglianze globali. L’incontro avrà infatti come tema “Politiche locali contro climate change e povertà”.

In questo modo prenderà il via la terza giornata di ambientazioni audio-video-letterarie nella piccola isola al centro del Lago Trasimeno. In contemporanea, presso lo Scoglio di San Francesco, torna l’installazione elettroacustica di Attila Faravelli, Nicola Ratti ed Enrico Malatesta.

I tre ripresentano il loro lavoro (“Tilde”), un'installazione/concerto in cui il paesaggio sonoro del lago è integrato in maniera organica nella performance. Faravelli registra dei suoni sull'isola che vengono diffusi attraverso una serie di altoparlanti galleggianti sul filo dell'acqua, per sfruttare le proprietà di riflessione acustica della superficie del lago. Ratti suona la sua personalissima combinazione di moduli di synth analogici, inviando il suono sia negli speakers in acqua che in altre piccole casse sulla terra ferma. Malatesta, l'elemento completamente acustico del trio, attraverso l'uso delle percussioni dà vita a miniature ritmiche insieme fisiche ed astratte, tessiture sonore affascinanti sia dal punto di vista sonoro che visivo. Il progetto di quest'anno è un'espansione e uno sviluppo dell'installazione presentata da Faravelli e da Ratti nell'edizione del festival del 2011.

Dopo le Arpe del Trasimeno alle 17.45 presso la Chiesa del Gesù, alle 18.30 inizieranno i concerti alla Lingua del Cigno, dal titolo “Pianoforti al tramonto”. Uno dietro l’altro si esibiranno Michele Lanari, interessante pianista aretino, e il lanciatissimo pianista folignate Giovanni Guidi, astro ormai non più emergente del jazz italiano, che torna così all’isola Maggiore (stavolta con il suo “piano solo”) dopo l’esibizione di due anni fa accompagnato dall’elettronica di Alfonso Santimone.

Dalle 21 i concerti si sposteranno alla Darsena dell’Oso, con le esibizioni dell’ensemble mongola degli Aqier, della francese Colleen (con proiezione delle opere di Stefano Bicini) e dei romani Youarehere. Provenienti dalla Mongolia – sono molto popolari in Cina oltre ad avere esperienza nei festival musicali europei – gli Aqier faranno un concerto con strumenti tradizionali.

Si potrà poi ascoltare per la seconda volta durante Music for Sunset la musica di Cecil Schott, in arte Colleen, eccezionale polistrumentista francese famosa per alcune sonorizzazioni di luoghi importanti come la cattedrale di Lisbona, L'urbanguild di Kyoto e altri spazi pubblici. Potrà esprimere di nuovo senza freni inibitori i suoi mille mondi interiori e presentare anche i brani del nuovo disco, "The Weighing of The Heart", composto da fluide e magiche composizioni di delicata e fragile bellezza che da sempre costituiscono il marchio di fabbrica di Colleen.

Da Roma invece arriveranno i Youarehere, band artefice di tracce di elettronica sognante e vivace, tra atmosfere rarefatte e ritmiche danzanti. La loro performance (prevista intorno alle 23.15) sarà caratterizzata da visuals cinematici con immagini suggestive a cura di Movimento Creative Label. Un’armoniosa esplosione di suoni, voci, immagini e beat, tra la tentazione di chiudere gli occhi e lasciarsi avvolgere dal vento caldo serale dell’isola Maggiore.

La giornata di domenica 23 giugno, ultima in programma per il festival, inizierà alle 16 alla Darsena dell’Oso con una live performance di Federico Ortica e Nicola Casetta, protagonisti tra l’altro di due installazioni permanenti molto interessanti che accolgono il pubblico dell’isola. La prima è “Ear to boat”, installazione sonora per suoni di barca al porto grazie ad una barca sonora che genera musica a seconda dell'oscillazione provocata dal movimento delle acque del lago; la seconda è “Aleph sonoro”, una sonorizzazione ambientale della chiesa di San Michele Arcangelo capace di riunire simultaneamente “tutti” gli ipotetici punti sonori di un tramonto nell’isola, come se un forza di natura centripeta attraesse i suoni nel punto centrale e più alto dell’isola.

Alle 17, presso lo Scoglio di San Francesco, spazio ancora per “Tilde”, l’installazione elettroacustica di Attila Faravelli, Nicola Ratti ed Enrico Malatesta. In contemporanea al Giardino Letterario con “Isolaluna” toccherà invece ai versi e versacci dalla strada al cielo a cura di Marco Rufini, intonati da Carolina Balucani e stonati da Mauro F. Cardinali.

A seguire il chitarrista brasiliano-perugino Marcelo Marun Cardozo con la sua esibizione introdurrà all’evento clou della giornata ovvero le “24 corde al tramonto” presso la Lingua del Cigno (con inizio alle 18.30). Oltre che al pianoforte, uno spazio di primo piano sarà dedicato infatti anche alla chitarra. Le chitarre che suoneranno al tramonto saranno quelle di tre grandi chitarristi: uno mantovano (Gionata Mirai), uno bresciano (Alessandro “Asso” Stefana) e l'ultimo sardo (Paolo Angeli). Tre modi di concepire il suono della chitarra, perché sono diverse le atmosfere musicali che i tre solitamente prediligono. Mirai è il chitarrista del gruppo rock Teatro degli Orrori, Stefana è il chitarrista di fiducia di Vinicio Capossela oltre che leader dei Guano Padano, mentre Angeli (il quale torna con la sua chitarra-orchestra, un ibrido tra chitarra, basso acustico, violoncello e batteria, dopo la straordinaria esibizione dello scorso anno) fa della ricerca applicata allo strumento il suo agire artistico.

All’Oso, alle 21.30, torna con strumenti tradizionali l’ensemble mongola degli Aqier. Sempre alla stessa ora, presso il Ristorante Da Sauro, ci saranno le letture dell’ultimo libro di Sauro Scarpocchi, “Vento di scirocco”.

La Roccia del teatro del Tramonto farà poi da scenario ai due appuntamenti conclusivi di Music for Sunset. Alle 21 “Blowin in the wind”, ovvero la presentazione del libro “Quante strade” edizioni Arcana, di e con Alberto Crespi (libro pubblicato per i cinquant’anni del capolavoro di Bob Dylan). Alle 23 gran finale con “La notte della grande luna”: tutti a vedere la “Big Moon” nel giorno in cui il nostro satellite appare più grande e brillante in compagnia dello spettacolo "Elementale - D’Acqua D'Aria Di terra e Fuoco - Lucignolo e Zampanò a caccia della luna”, ideato, scritto, diretto e interpretato da Mauro F. Cardinali.

In occasione dei concerti al tramonto del 22 e 23 giugno ad accompagnare le esibizioni ci sarà come scenario sul lago visibile dal pontile un teatro fatto di barche a cura della “Compagnia della vela Venti del Trasimeno”.

Viale Guglielmi, la strada centrale dell’isola, sarà invece la location di un videomapping architetturale (a cura di Movimento Creative Label). Il Giardino Letterario ospiterà “Colors of sunset”: ciascun dipinto di Stefano Frascarelli (Minigallery) diventa un’antenna che per conto dell’uomo tenta di raccogliere gli stimoli che la natura rilascia in quel luogo e in quel momento e li traduce con il colore.

Domenica 23 giugno presso il Museo del Merletto sarà proiettato in anteprima “Little red Robin Hood”, un documentario su Robert Wyatt a cura di Francesco Di Loreto e Carlo Bevilacqua.

Vaporetto del Tramonto (servizio traghetti): A tutto il pubblico sarà garantito ogni giorno del festival il collegamento costante tra l’Isola Maggiore e il Porto di Tuoro fino al termine degli eventi.

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