educe dal successo del tour di Still Smiling al fianco di Blixa Bargeld (storico leader degli Einsturzende Neubauten e chitarrista dei Bad Seeds di Nick Cave) con cui ha scritto l’omonimo disco uscito ad aprile, il compositore di origini pordenonesi presenta all’Isola Maggiore del Lago Trasimeno uno spettacolo unico e irripetibile: Music for Wilder Mann, un altro suo progetto discografico uscito all’inizio dell’anno, ispirato alle straordinarie fotografie di Charles Freger. Assieme a lui sul palco la violoncellista Martina Bertoni.

 

Una toccante opera musicale nella quale il musicista di origini friulane sublima le immagini del fotografo francese guardando a un passato perduto, lontano dal torpore contemporaneo.

La musica di Teardo attrae e si lascia attrarre liberamente da altre forme d’arte, delineando, in “Music for Wilder Mann”, una nuova relazione tra gli strumenti della tradizione e l'elettronica. Forte dell’apporto dato, e che continua a dare, al cinema con le colonne sonore di film come Diaz, Il Divo, Denti e, non ultimi, i documentari La Nave Dolce di Vicari, e Noi non siamo come James Bond, il compositore Teho Teardo si accosta questa volta a un altro tipo di immagini: le fotografie di Charles Fréger contenute nel libro Wilder Mann, la figura dell’Uomo Selvaggio - Peliti Associati 2012).

 

A ispirare le composizioni di Teardo sono i ritratti di uomini che indossano costumi fatti con pelli animali e che rappresentano, in modo rituale, la trasformazione in selvaggi, divenendo orsi, cinghiali, mostri e diavoli che terrorizzano, esseri che sbalordiscono, sormontati da corna o palchi di cervo per celebrare il ciclo della vita e delle stagioni che cambiano.

Commozione è lo stato d'animo che pervade l'intero lavoro, dove l'aspetto emozionale è sempre in primo piano, sia nei momenti di maggior rarefazione della musica, sia nei crescendo ipnotici in cui tutto esplode.

 

La collaborazione tra il compositore e il fotografo francese è incentrata sulla necessità di scavare nella mai sopita aspirazione dell’uomo di tornare a ciò che è più vero, istintuale, primitivo, liberandosi dalla pigrizia che caratterizza la moderna era tecnologica. Ed è proprio nella tecnologia che la componente elettronica della musica di Teardo mette in discussione se stessa, attraverso il confronto con creature terrorizzanti e misteriose. Il presente elettronico, che determina anche la musica, necessita di trovare punti di contatto con il passato, senza nostalgia, senza retorica; la capacità evocativa della musica che riuscirà a manifestare presenze inquietanti nel torpore contemporaneo.

 

Al disco collaborano formidabili musicisti come il Balanescu Quartet e i violoncellisti Erik Friedlander (Masada/John Zorn), Julia Kent(Antony and the Johnsons), Martina Bertoni: una sezione d'archi unica che conferisce alla musica di Teardo una forma intensa e universale.

 

Ennio Morricone, che nel 2009 consegnò a Teardo l’omonimo premio, ha dichiarato: Teho Teardo cerca ad ogni costo un'originalità attraverso l'ostinazione dei modelli, della ripetitività, dell'economia dei materiali e del minimalismo personale; in una continua passacaglia, penso che Teardo cerchi molto per trovare delle soluzioni che servano a lui e al film per il quale scrive la musica. L'esperienza mi dice che prima o poi chi cerca trova.

Nei passaggi del cercare e del trovare possono esserci dei momenti importanti come quelli presenti in questo bel disco.

 

 

chitarra ed elettronica Teho Teardo 
violoncello Martina Bertoni

 

venerdì 21 2013 ore 23:15

Isola Maggiore – Lago Trasimento

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