PERUGIA. – Delle decine di migliaia di 'toponòmici' che esistono in Italia, solo sei, associati a figure e mestieri, sono entrati nel lessico generale e universalmente noto, e di questi ben tre sono umbri: orvietano, norcino e cerretano. Proprio al 'cerretano', abitante di Cerreto di Spoleto in Valnerina, nella sua accezione storica che lo vuole legato nei secoli al mestiere di 'questuante', soprattutto per gli ordini ospedalieri e il mercato delle indulgenze, è dedicato il Festival che, per la prima volta, si terrà a Cerreto di Spoleto sabato 22 e domenica 23 giugno.

 

Il momento clou dell'iniziativa sarà un incontro di studio, sabato 22 alle 17, presso il monastero di San Giacomo, che sancirà la nascita di un Centro di documentazione sui 'Cerretani', all'interno del progetto complessivo dell'ecomuseo della Valnerina, che conta 10 comuni dell'area, oltre a Spoleto e Foligno.

 

Al convegno (che sarà concluso dall'assessore all'agricoltura della Regione Umbria Fernanda Cecchini) sono previsti gli interventi, fra gli altri, di Andrea Rehberg, ricercatore dell'Istituto storico germanico di Roma, di Mario Sensi, professore emerito della Pontificia Università Lateranense, di Francesco Scoppola, direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici e di Mario Squadroni, soprintendente archivistico per l'Umbria.

 

Gente dotata di una "natural facondia e prontezza in discorrer et ragionare di ogni cosa", come disse nel 1587 Monsignor Innocenzo Malvasia, i "cerretani" si erano specializzati nelle questue a favore delle istituzioni ospedaliere, in particolare per quelle dell'Ordine degli Antoniani di Vienne in Francia e di Santo Spirito in Sassia a Roma, tanto che l'appellativo di 'cerretani' era diventato sinonimo di 'questuanti', fino a fondersi, per talune degenerazioni dei comportamenti di questi ultimi, con quello 'tout court' di 'ingannatori' o 'ciarlatani'.

 

Ci saranno dunque spettacoli e performances e laboratori teatrali, che cercheranno di rimettere in scena la figura del 'cerretano/ciarlatano', in omaggio ad una antica tradizione teatrale, così come una mostra di erbe e piante officinali, che un grande ruolo giocarono nell'intrattenimento del pubblico di una volta, fra teatro, meraviglia, stupore, gioco e magia. E ci saranno veri e propri percorsi di trekking urbano, alla scoperta dei luoghi e scorci più significativi di Cerreto di Spoleto.

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