E’ rivolta ai bambini fino a tre anni la prima Festa del libro, “I primimillegiorni a Collelungo”, che si terrà il prossimo 30 giugno a Collelungo di San Venanzo (TR). L’iniziativa, che rientra nell’ambito del programma “In vitro”, promosso dal Centro per il libro e la lettura in collaborazione con la Regione Umbria, enti locali e associazioni di categoria (“Aib”, “Aie”, “Ali”), ha lo scopo di allargare la base dei lettori, a cominciare dai più piccoli, e di rendere la lettura un’abitudine sociale diffusa e riconosciuta. La Festa,  presentata stamani a Palazzo Donini dall’assessore regionale alla cultura Fabrizio Bracco e dalla direttrice del Centro per il libro e la lettura, Flavia Cristiano (presenti i rappresentanti delle amministrazione coinvolte),  si articolerà  in letture ad alta voce di esperti e di “volontari” adolescenti, ma anche in animazioni fiabesche e contastorie, laboratori sulle esperienze sensoriali e musicali e nella sottoscrizione di un vero e proprio Patto locale per la lettura, con l’obiettivo di costruire  una “rete territoriale” per la lettura rivolta ai bambini, attraverso  azioni coordinate tra i partner della filiera del libro, dai referenti istituzionali  ed altri soggetti  sociali, sanitari, culturali ed  economici.

  “I Primimillegiorni a Colleungo”, il cui titolo fa riferimento allo spazio temporale dei primi tre anni di vita, coinvolgerà bambini e famiglie degli otto Comuni della zona sociale della media valle del Tevere:   Marsciano (Comune Capifila), San Venanzo (a cui è deputata l’organizzazione della festa, Collazzone,  Deruta, Fratta Todina , Massa Martana, Montecastello di Vibio e Todi.

   “Da  Collelungo – ha detto l’assessore regionale  alla cultura Fabrizio Bracco  -  parte la prima tappa del  percorso di promozione e formazione sul libro e la lettura ad alta voce previsto dal progetto sperimentale ‘In Vitro’ a sostegno dell’amore per la lettura ed il libro, presupposti indispensabile alla diffusione della cultura. Originariamente – ha aggiunto l’assessore – il progetto  era pensato per sei ambiti provinciali, ma come Umbria ci siamo candidati per una sperimentazione sull’intero territorio regionale. Accanto alle province di Biella, Ravenna, Nuoro, Lecce, e Siracusa, l’Umbria è dunque la sola Regione italiana a partecipare, forte di una dimensione territoriale e socio culturale ottimale su cui sperimentare interventi innovativi di promozione della lettura”.

“Ciò anche in considerazione delle esperienze qui maturate, da ‘Nati per leggere’, a ‘ottobre piovono libri’, al Maggio dei libri, a cui la Regione ha partecipato con grande vivacità per avvicinare alla lettura bambini fino a tre anni e ragazzi alla soglia dell’adolescenza. Nel progetto – ha proseguito Bracco - sono coinvolti soggetti istituzionali, sociali e della filiera del libro, a  cui ci siamo rivolti per una mobilitazione generale a sostegno della diffusione della cultura, con l’obiettivo di invertire la tendenza che oggi vede l’Italia, e quindi anche l’Umbria, come fanalino di coda dei paesi europei per libri acquistati e letti”.  

   “La percentuali dei lettori in Italia che legge un libro all’anno non  arriva al 50% - lo ha sottolineato la Direttrice del Centro per il libro e la lettura, Flavia Cristiano,  anche se in termini di risorse – ha detto - si spende  più per i libri che per altri consumi culturali. E’ dunque una fetta ristrettissima di persone che sostiene l’industria nazionale dell’editoria che invece si colloca al settimo posto nel mondo. La lettura – ha aggiunto -  rimane un fattore fondamentale per la promozione della cultura in un Paese che ha un profondo rischio di analfabetismo, con conseguenze  evidenti sulla capacità di innovazione, sulla creatività e competitiva. E’ in questo quadro che si inserisce l’attività del Centro per il libro e la lettura, per aumentare il numero dei lettori abituali, per stimolare quelli occasionali e per educare a questa pratica come un piacere. Ciò attraverso iniziative mirate rivolte alle comunità locali ed in particolare a quei soggetti che per caratteristiche culturali e  socioeconomiche non leggono. A metà luglio – ha infine annunciato -  presenteremo un ampio rapporto sulla lettura, con dati a livello regionale, che offrirà un panorama  completo del mondo legato al libro, alla sua utenza ed ai  servizi ad esso dedicati”. 

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