Elio Clero Bertoldi
 

PERUGIA - Clamorosa proposta del Comune di Castiglione del Lago, sede del marchesato corgnesco: il vice sindaco Romeo Pioppi ha offerto la disponibilità del suo Comune a ospitare i resti di Ascanio della Corgna e dei suoi familiari - appena ritrovati, abbandonati, dallo studioso Gianfranco Cialini nella sacrestia del convento di San Francesco al Prato - nel palazzo duchesco del marchese, che è molto visitato. Secondo Pioppi lo studio del marchese (i suoi eredi ebbero il titolo di duchi) potrebbe accogliere al meglio le nove cassette che contengono le ossa di Ascanio e dei suoi familiari. Cialini, dal canto suo, ha adombrato una soluzione forse più consona, semmai i resti dovessero lasciare Perugia: la proposta che le ossa possano essere tumulate nella chiesa di San Domenico fatta costruire dai Della Corgna, come ex voto per un miracolo ricevuto, sempre a Castiglione del Lago. San Francesco al Prato, infatti, è ormai stato trasformato in auditorium e a Perugia non si vede dove i Della Corgna potrebbero essere, cristianamente e adeguatamente, sepolti.
"Provvediamo in primo luogo - rimarca Cialini - ad una degna sepoltura in memoria di personaggi che, nel bene o nel male, scrissero pagine fondamentali della storia non solo del territorio di Perugia e del Trasimeno, con una adeguata valorizzazione della loro figura".
La chiesa di San Domenico, in questo quadro, vanta una sua peculiarità: ospita i resti di Fulvio Della Corgna e quindi l'intera famiglia (a parte il fratello di Ascanio, cardinale Fulvio che ha un sepolcro monumentale in San Pietro in Montorio a Roma) verrebbe riunita.
D'altronde i Della Corgna, famiglia del patriziato perugino, contava - al di là del marchesato lacustre, comprendente Castiglione del Lago e Città della Pieve e una parte del Chiugi - su vasti possedimenti tra il Trasimeno, Colrciano e la stessa Perugia (villa del cardinale nel corcianese e il palazzo del Duca nel capoluogo).
Ha sottolineato l'assessore regionale Fabrizio Bracco: "Ascanio della Corgna fu una delle grandi personalità del Rinascimento. Un uomo poliedrico che si occupava di arte militare, ma anche di architettura, di amministrazione dei suoi possedimenti, di letteratura. La ricerca di Gianfranco Cialini ricostruisce il pezzo mancante della storia di Ascanio e ci offre un elemento in più per valorizzare la sua figura".
 

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