Palazzo Vitelli torna alla Città: consegna simbolica e riapertura eccezionale
CITTA’ DI CASTELLO - Palazzo Vitelli a Sant’Egidio è tornato ad aprirsi eccezionalmente al pubblico, ieri, sabato 25 maggio, quando la Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello alle ore 11.00 ha consegnato simbolicamente le chiavi del complesso all’Amministrazione comunale.
“Una pagina storica, che scriviamo grazie alla Fondazione, benemerita per aver rilevato il Palazzo, mettendolo a disposizione della città” ha dichiarato il sindaco tifernate Luciano Bacchetta, per il quale “anche se il cantiere non è ancora ultimato, abbiamo voluto dare un segnale concreto della restituzione, programmando una visita libera al parco e visite su prenotazione al piano nobile per permettere ai tifernati, dopo quasi cinque anni, di tornare a camminare tra le sale del palazzo, alcune delle quali, tra cui il grande salone dei Fasti, vestiti di una nuova luce dopo i restauri. Palazzo Vitelli è importante in sé ma anche come baricentro di un progetto culturale che lo vede sede del Centro di arte contemporanea, partner naturale della Fondazione Burri e all’interno del perimetro della piazza di che Burri porterà il nome”.
“È il coronamento di un lungo percorso” ha aggiunto Antonio Gasperini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio “Abbiamo restituito alla città il suo monumento simbolo: passiamo il testimone al Comune. Quando acquisimmo la Palazzina Vitelli, il Palazzo era un luogo magnificente ma senza identità. Ora, con il contributo di Cda e dell’Organo di indirizzo, il complesso è animato da progetti, prospettive e contenuti che danno un senso allo sforzo compiuto dalla Fondazione e dall’impegno profuso in tal senso da personalità come Sergio Bistoni; alla scadenza del mandato il Consiglio di Amministrazione ha voluto concludere ufficialmente il suo incarico con questa manifestazione, a cui vorrei partecipassero tutti coloro che hanno avuto un ruolo dall’attuale assessore regionale Fernanda Cecchini e Tiziano Sarteneasi, direttore dei lavori”.
Dopo aver illustrato natura e fini della società di gestione, il presidente Fabio Nisi ha illustrato i primi passi dell’organismo, “partecipato da Comune, Fondazione e Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo. Il suo destino sarà gestire i prossimi passi verso il Centro per l’arte contemporanea e verso la riqualificazione urbanistica della piazza dove sorge, che sarà intitolata ad Alberto Burri. La mostra di Andy Wharrol sarà la prima delle iniziative previste, alla fine dell’estate, in concomitanza con il Festival, a cui farà seguito la mostra del libro antico, cercando di caratterizzare l’alto livello culturale di un’istituzione che ha per sede una reggia e nasce nella città di Alberto Burri, padre dell’avanguardia”.
Massimo Zangarelli, che ha presentato l’iniziativa, ha precisato come “Questo complesso architettonico voluto ha la caratteristica di essere totalmente integro. Ciò significa che a Città di Castello c’era una corte, ospitata da una vera e propria reggia rinascimentale, un unicum non solo per l’Umbria ”.
La manifestazione prevedeva alle 11.00 l’entrata a palazzo da Piazza Garibaldi e la simbolica consegna delle chiavi da parte della Fondazione Cassa di Risparmio al sindaco Bacchetta. Quindi la presentazione di “Palazzo Vitelli a Sant’Egidio e la città”, condotta da Massimo Zangarelli, in cui si sono confrontati progetti presenti e futuri che orbitano intorno al complesso quattrocentesco, di cui hanno parlato il sindaco e il presidente Gasperini, la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, l’onorevole Walter Verini, firmatario di un progetto di legge per i 100 anni della nascita di Alberto Burri, il presidente Fabio Nisi e il vescovo mons. Domenico Cancian.
Nel pomeriggio dalle 15.30 sono iniziate le visite rigorosamente su prenotazione. Una restrizione dovuta al fatto che tecnicamente il palazzo è ancora un cantiere. Le visite sono state condotte dal personale de “Il Poliedro” e hanno avuto due guide d’eccezione: Dino Marinelli e Romanella Gentili Bistoni.
La giornata si è conclusa alle 18.00 con un evento: al piano terra del palazzo, nella cosiddetta Sala del Camino, la corale Marietta Alboni al completo, - Corale, Youth Choir e Pueri Cantores - circa 150 elementi, si è esibita in un concerto diretto dal maestro Marcello Marini con ospite il tenore David Sotgiu, i soprani Brunella Tacchini e Cristina Tirigalli, Luciano Aquilani alla chitarra.
Massimo Zangarelli, che ha presentato l’iniziativa, ha precisato come “Questo complesso architettonico ha la caratteristica di essere totalmente integro dalla palazzina al palazzo passando per il ninfeo. Ciò significa che a Città di Castello c’era una corte, ospitata da una vera e propria reggia rinascimentale. Guardando al futuro non possiamo non tenere conto del ruolo avuto dal sito in passato e delle potenzialità in termini culturali che potrebbe rivestire per un territorio ed una regione, altrimenti nota per la sua impronta medievale”.

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