PERUGIA – “Un grande perugino, che nella sua professione ha saputo coniugare le radici culturali dell’Umbria con uno spirito d’innovazione e d’invenzione, aperto e collocato nel paradigma della modernità, che ne ha fatto una figura significativa dell’architettura italiana, capace, nella sua lunga  operosità, di lasciare testimonianze in patria e all’estero, costantemente caratterizzate, nella complessa semplicità del loro rigore espressivo, da una visione chiara e da un’impronta personale sempre riconoscibile”.

 

L’assessore alla Cultura della Regione Umbria Fabrizio Bracco ricorda così l’architetto Bruno Signorini, in un messaggio in cui esprime il cordoglio “per la scomparsa – afferma – di uno dei maggiori protagonisti della vita della cultura umbra, un professionista che ha unito nella sua vivacissima personalità interessi multiformi, che lo hanno condotto alla visione di un’architettura nutrita di arte, di storia e di molteplici fermenti culturali ed espressivi, come testimonia anche la sua attività didattica presso l’Accademia di Belle Arti ‘Pietro Vannucci’. Bruno Signorini – conclude Bracco – è stato un esempio di come il profondo amore per la propria terra sia la premessa per una feconda apertura sul mondo, la via appassionata per fondere nella propria opera il rispetto del passato con il senso del futuro”.

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