di Leonardo Caponi

 

PERUGIA - C’è aria di miracolo a Perugia; non quello di Miracolo a Milano, celeberrimo film del neorealismo del secondo dopoguerra, dove gli Ultimi vanno in cielo a dispetto dei Primi, ma quello raccontato da una certa campagna mediatica, stampa e tv, che la descrive come una città trasformata e migliorata in pochi mesi, in “connessione”, a volte esplicita a volte sottintesa, con l’insediamento della nuova amministrazione comunale. Alcuni servizi di tv nazionali, che l’avevano presa di mira come Capitale della droga e ne illustravano i lati oscuri, sono tornati a parlarne in positivo e a mostrare le sue bellezze, architettoniche, ambientali e anche gli aspetti di felice convivenza sociale. Chissà come deve aver sofferto e patito rabbia di fronte allo schermo, l’ex sindaco Boccali pensando che se almeno una di queste trasmissioni fosse arrivata a tempo non scaduto rispetto alle elezioni, forse il loro esito avrebbe potuto essere diverso. Il commentatore di un quotidiano locale (altro da questo) il miracolo se lo è proprio inventato, attribuendo un potere praticamente soprannaturale alla famosa pista sul ghiaccio di Piazza della Repubblica, che, descritta come una trovata semplice e ingegnosa (“come non averci pensato prima?”, scrive), avrebbe attirato folle che da tempo non si vedevano e spianato la strada alla rinascita del centro storico. Forse, è andato oltre il senso della misura e quello del ridicolo o della propaganda. C’è una regia, in questo cambiamento di umore, esterno ed interno, verso la città? Esiste dunque un Grande Fratello (sinonimo di Poteri forti) che governa parte dell’informazione e ne orienta “politicamente” i contenuti? Domande senza risposta certa, ma domande che si può legittimamente porre anche chi non ha mai creduto al “complotto” antiBoccali e ha sempre pensato che la caduta della sinistra a Perugia, in particolare del Pd, sia stata provocata non da altro che dai propri errori.

   Però, bisogna essere sinceri, il clima è cambiato non soltanto sui media, ma anche tra la gente. Pare spenta o sopita quell’effervescenza fatta di proteste, lagnanze, denunce di disagio e richieste di interventi, principalmente rivolte al tema della sicurezza, che avevano caratterizzato i lunghi mesi, forse anni, del periodo preelettorale. E qui, si propone un bel rebus. L’interpretazione, come si dice in politica, della “nuova fase” rimanda a numerose domande. La città è cambiata sul serio? E la nuova Giunta è stata così brava da operare in quattro e quattr’otto la metamorfosi? Oppure, forse più realisticamente, la città è in attesa, con un bonus di qualche ragionevole mese, di vedere quel che sa fare la nuova compagine amministrativa? La cosa sicura è che la “faccia da bravo ragazzo” del nuovo sindaco, Andrea Romizi, ispira una simpatia spontanea e anche, a vederlo poco loquace e fisicamente esile, una sorta di spirito di non aggressione. Bisognerà vederne l’impatto sul lungo periodo quando all’immagine si affiancherà la sostanza politica. Sul fronte “caldo” della sicurezza, l’azione di “contrasto al crimine” condotta dalle forze di polizia, conclude una fase di successi. Permane una situazione critica al Bellocchio Fontivegge, ma al centro storico ed in altri quartieri della città si respira o sembra di respirare un’aria nuova, al di là del semplice adattamento ad una condizione negativa. In questo miglioramento la politica, in verità, c’entra poco o, se c’entra, paradossalmente si iscrive a merito della passata amministrazione che aveva lavorato a lungo sul potenziamento degli organici e dei presidi di Ps.

   La nuova linea amministrativa, su alcuni temi cruciali, non sembra discostarsi granché dalla precedente. La ripresa del centro storico è concepita con eventi di carattere occasionale e la teoria dei nuovi complessi abitativi e commerciali pare destinata a prolungarsi. Il Pd si trova in gravi ambasce nel ruolo inedito di oppositore. Ancora  una domanda, l’ultima: e se il segreto di una buona opposizione per tornare alla vittoria fosse quello di essere, non più simili ma più diversi rispetto alla destra?

 

Condividi