Barbara Isidori

Finalmente dopo 9 mesi di squalifica potrà tornare in campo e impegnarsi a fondo per la corsa del Grifo alla serie B. E ha in corpo tutta la voglia e la rabbia di ritrovare il suo mondo, quello fatto di pallone, campo, partite. Con i suoi compagni e il mister già lavora da un mese e adesso potrà rivivere anche l’adrenalina della gara. E con la sua esperienza Vincenzo Italiano potrà certamente dire la sua. “Adesso è arrivato il momento di gettarmi tutto alle spalle e guardare avanti con serenità e felicità” ha detto.

Finora ha dovuto guardare il Perugia da fuori. Osservando i compagni cercare domenica dopo domenica quelle vittorie per cercare di arrivare in serie B. Che effetto gli ha fatto la squadra? “Il Perugia è una squadra di altissimo livello e nel girone credo ci siano pochi avversari davvero all’altezza. E poi giochiamo un 4-3-3 che è anche il mio modulo preferito e che la squadra esprime in maniera importante” ha commentato “Abbiamo fatto una cavalcata importante ma anche le squadre davanti a noi hanno corso molto. Per cui adesso non possiamo sbagliare nulla. A partire dalla partita contro il Catanzaro. Se continuiamo così potremo toglierci delle belle soddisfazioni”.

Soddisfazioni però che Italiano vuole anche a livello personale. La squalifica per il lo scandalo del calcio scommesse lo ha tenuto molto, troppo, lontano dal mondo del calcio giocato. “Devo migliorare a livello fisico e dare il mio forte contributo alla squadra e mettere l’anima per la maglia che indosso” ha proseguito “Per quanto riguarda la mia condizione, infatti, sono un po’ in ritardo anche se ho lavorato molto negli ultimi mesi. Sono al 50% ma avendo giocato per più di 20 anni qualcosa posso dare  fin da subito”.

Stare fuori per lui deve essere stata davvero una sofferenza enorme. Soprattutto se con certi affari non centrava per nulla. “Ho solo voglia di riprendere in mano la mia vita. E da oggi in poi non voglio più parlare di questa vicenda. Dopo 9 mesi sono rinato e voglio far finta di aver vissuto un lungo infortunio. Ho tanta voglia di riscatto e appena scenderò in campo lo dimostrerò. Tante persone che conosco hanno passato questi momenti bui e solo il campo può farci rinascere. Noi ne abbiamo un esempio in casa. Nicco che in campo da il 1000%”.

Perugia insomma come la piazza del riscatto ma i colori biancorossi erano già nel cuore di Italiano da tempo. Al Curi infatti è legato al suo cuore da un ricordo speciale. “A Perugia ho segnato il mio primo gol da professionista. Era il 1998 e la gara era Perugia –Verona e vinse proprio il Grifo. Poi con il Perugia ho combattuto tante battaglie e per me restano momenti indimenticabili” ha detto “Qui si è fatto grande calcio e anche adesso l’organizzazione della società è di altissimo livello.  Questa categoria è troppo stretta per Perugia. E i diecimila di domenica lo dimostrano. Un pubblico che non si vede quasi in nessuna categoria”.

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