Pubblichiamo il testo approvato dalla Direzione regionale del Pd dove si conferma la fiducia al segretario Lamberto Bottini e allo stesso tempo si chiede un equilibrio nelle liste da parte di Roma per tutelare chi ha fatto le primarie.....

PERUGIA – La Direzione regionale del Pd dell’Umbria si è riunita sabato 5 gennaio 2013 per un confronto sul percorso politico intrapreso e sull’esito della consultazione primaria per la selezione delle candidature democratiche al Parlamento. Dopo la grande partecipazione alle primarie del 25 novembre e 2 dicembre, che hanno rappresentato una festa di democrazia, anche le primarie del 29 dicembre sono state un’occasione di apertura e confronto per il Pd, impegnato a riavvicinare i cittadini alla politica. La Direzione regionale sente il dovere di ringraziare le centinaia di militanti e volontari che con il loro sostegno fatto di impegno e passione hanno reso possibile lo svolgimento delle primarie. L’esito della consultazione indica infatti in modo inequivocabile i candidati e l’ordine delle liste che la Direzione approva con voto palese e unitario. Allo stesso tempo, per la quota riservata alla Direzione nazionale, la Direzione regionale ritiene eccessivo il numero di quattro indicazioni e auspica un giusto equilibrio tra rappresentanza locale e nazionale.  Coerentemente la Direzione impegna la Segreteria regionale a dare il suo contributo affinchè nella composizione delle liste Pd per Camera e Senato sia dia una chiara prevalenza a chi si è misurato con lo strumento delle primarie. La Direzione, in considerazione di un importante percorso politico di responsabilità e del rilevante contributo dato al processo di rinnovamento nelle istituzioni e nel partito, di cui è testimonianza la presenza, in Umbria, di tanti giovani nei gruppi dirigenti del Pd e nelle amministrazioni, conferma unanimemente pieno sostegno al Segretario regionale Lamberto Bottini. Le dimissioni rappresentano un forte atto politico che sollecita tutto il partito a una riflessione profonda sui problemi dell’Umbria e nel chiedere al Segretario di ritirarle lo invitano a farsi ancora una volta garante di un ampia e partecipata discussione nei tempi e nei modi opportuni in considerazione dello straordinario lavoro politico che impegnerà tutto il partito nelle prossime scadenze elettorali.

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