Per il 2013 il Governo ha stanziato solamente 650 milioni per la Cassa Integrazione in deroga mentre per l’anno in corso il costo complessivo ammonterà a circa 2 miliardi.
Tutti i dati, e gli indicatori, da ultimo l’ISTAT, indicano un 2013 ancora più drammatico.
E’ chiaramente assurdo che mentre la crisi si allarga le risorse per gli ammortizzatori sociali diminuiscano.
E’ utile sottolineare che questo strumento, la CIG in deroga, ha permesso finora di sostenere i lavoratori privi di ogni altro tipo di sostegno al reddito, evitando tra l’altro di scongiurare chiusure di aziende e conseguenti licenziamenti.

I lavoratori in Umbria coinvolti dalla CIG in deroga sono 17.068, di questi 8.534 sono in cassa a 0 ore.
Insieme a Cisl e Uil abbiamo chiesto l’incontro ai prefetti di Perugia e Terni, per sottolineare la delicatezza della situazione nella nostra Regione, dove di fronte ad una spesa relativa all’anno in corso di circa 50 milioni di euro né arriveranno solo 11, con il conseguente rischio già dai primi mesi del 2013, di lasciare migliaia di lavoratori senza coperture.
Tutto ciò è inaccettabile perché mette definitivamente a rischio la coesione sociale della nostra Regione.
Per questo parteciperemo come CGIL Umbria alla manifestazione nazionale che su questi temi si svolgerà il 17 dicembre a Roma.
Il Governo e il Parlamento devono rendersi conto che in Umbria è a rischio la tenuta sociale.
Occorre una profonda inversione di tendenza perché la discussione che si sta svolgendo in Parlamento sulla legge di stabilità oltre a non trovare risposte a questa vera e propria emergenza, si sta traducendo in una specie di gioco delle tre carte spostando soldi e risorse dalle politiche attive provenienti dai versamenti fatti da aziende e lavoratori per la formazione continua alle politiche passive.
Non è questa la strada che va percorsa, occorre che il Governo e il Parlamento individuino da subito risposte e risorse certe.

 

Mario Bravi-Giuliana Renelli
Segreteria Regionale CGIL Umbria

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