Dopo le iniziative per la giornata mondiale del diabete, che si sono svolte nelle scorse settimane, giovedì 29 novembre (inizio  9.30) presso l’Aula Magna della Facoltà di Medicina del Polo Ospedaliero di Perugia, si svolgerà un convegno sulle complicanze della patologia, che è in crescente aumento in tutto il mondo. Gli organizzatori hanno affidato ad un grande studioso della prevenzione e cura del diabete la lettura magistrale che aprirà ufficialmente il seminario, al quale interverranno i maggiori esperti dei centri regionali ed italiani. Sarà il Prof. A.J.M. Boulton, presidente della Società Europea di Diabetologia, ad aprire i lavori ed a fare il punto sulle ultime ricerche con la relazione che ha questo titolo: “The Global Burden of Diabetic Foot” .

Il convegno è stato organizzato dalla S.C. di  Medicina Interna e Scienze Endocrine e Metaboliche  diretta dal Prof. Geremia Bolli.Presso la stessa Struttura ospedaliera è attivo oramai da molti anni, il Centro Regionale per la Diagnosi e Cura del Piede Diabetico, coordinato dalla Dr.ssa Cristiana Vermigli, che ha maturato esperienze professionali proprio presso la Diabetic Foot Clinic della Manchester University diretta dallo stesso Prof. A.J.M. Boulton, che presenzierà  al convegno in programma giovedì prossimo. “Da quando mi occupo di questa  grave patologia – dichiara la Dott.ssa Vermigli – ho rilevato il diffondersi delle complicanze del diabete con sequele spesso invalidanti per i pazienti affetti da diabete mellito, con conseguente innalzamento dei costi  per il servizio sanitario”. Secondo gli organizzatori, il Convegno rappresenta  l’occasione per evidenziare l’impatto che il piede diabetico ha, sia a livello mondiale, che nella nostra realtà regionale. E’ proprio per mettere meglio a frutto la presenza di rappresentanti di Associazioni di pazienti, esperti e istituzioni che durante il convegno è stata organizzata una tavola rotonda.Si partirà da alcuni dati di forte impatto che sono il frutto di ricerche  a livello internazionale: ”Il 5-7% della popolazione generale è affetta da Diabete Mellito - osserva la Dottoressa Vermigli - e si calcola che fra dieci anni la popolazione affetta da diabete di tipo II clinicamente evidente sarà costituita da circa 300-350 milioni di soggetti. La prevalenza delle complicanze agli arti inferiori nei pazienti diabetici è molto elevata: circa il 50% dei pazienti con lunga durata di diabete sviluppa polineuropatia periferica, il 20% dei pazienti presenta una macroangiopatia già alla diagnosi di diabete, percentuale che sale al 60% dopo 20 anni di malattia”.E’ più di un monito quello contenuto nelle cifre perché “la percentuale di pazienti che presentano una patologia del piede, al momento della diagnosi, è di circa il 18.4% e risulta quasi raddoppiata a distanza di 10 anni, con spese sanitarie che difficilmente possono essere contratte, specialmente in caso di amputazione che richiede lunghi periodi di ospedalizzazione e di riabilitazione”.

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