PERUGIA - “La Regione Umbria tornerà a sollecitare il Governo  affinché  contribuisca con il Fondo dello Spettacolo a sostenere Umbria Jazz e Umbria Jazz Winter, riconoscendo alle due  manifestazioni ciò che a loro è dovuto, e universalmente accettato, vale a dire l’alto valore culturale e qualitativo”: lo ha annunciato l’assessore regionale al turismo e cultura, Fabrizio Bracco,  in riferimento al taglio dei fondi operato dal Ministero per i beni e le attività culturali per l’edizione di UJ Winter ad  Orvieto. “Già a marzo scorso – ha detto Bracco – avevo scritto al Ministro Ornaghi una lettera articolata in cui evidenziavo l’importanza di Umbria Jazz ed indicavo  come punti di forza della manifestazione proprio la qualità artistica dei programmi, l’eccezionale livello dei musicisti ed il suo rapporto con il territorio.  Elementi presenti sin dall’inizio e che certamente  hanno contribuito a fare  dell’Umbria il luogo di eccellenza del Jazz italiano, come spesso ci ricorda il Presidente della Fondazione Renzo Arbore, e secondo soltanto al jazz statunitense. Oggi – ha evidenziato  ancora Bracco – è ampiamente riconosciuto il valore culturale della musica Jazz, ed è ormai archiviata  la vetusta idea di una gerarchia fra i diversi generi musicali. Ne è testimonianza la sempre più frequente partecipazione di musicisti jazz nei programmi delle principali istituzioni musicali: ad esempio Danilo Rea,  ormai di casa in Umbria,  era ospite domenica mattina al consueto concerto presso il Quirinale”.

  “Mi è dunque incomprensibile – ha proseguito l’assessore regionale – l’ostinato atteggiamento del Dipartimento dello spettacolo nel non volere riconoscere il palese valore culturale del jazz e di questa manifestazione che, sia per i musicisti italiani che per quelli stranieri, è diventato un fondamentale appuntamento. Così come mi è incomprensibile il diniego  del Ministero per le attività culturali a finanziare l’edizione 2012 di Orvieto, motivandolo con una  mancanza di ‘criteri di qualità’.
Si tratta di decisioni che ignorano la storia, la qualità ed il valore aggiunto sia di Umbria Jazz che di Umbria Jazz Winter in termini di crescita culturale, sociale ed economica e non solo per l’Umbria. I costi della manifestazione sono stati finora sostenuti prevalentemente dalla Regione Umbria, dagli enti locali e dal sistema umbria. Ad essi, solo in casi eccezionali, si sono aggiunti contributi di fonte ministeriale. L’ennesimo taglio rischia di rendere ancora più difficile, in questo periodo di crisi, la sopravvivenza della manifestazione. Per questo – ha concluso l’assessore – la Giunta regionale continuerà ad  impegnarsi affinché il Governo abbia un ripensamento e riveda le posizioni assunte”.

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