UMBERTIDE - Le Ceramiche Rometti hanno affascinato Roma con le loro “Amabili presenze”, un excursus completo della produzione della manifattura umbertidese,dal 1927, anno della sua fondazione sotto il nome di Ars Umbra, ad oggi. La mostra, allestita nella fiabesca Casina delle Civette di Villa Torlonia, è stata ufficialmente inaugurata ieri pomeriggio e resterà aperta fino al 3 febbraio.

Al taglio del nastro ha preso parte anche il sindaco di Umbertide Giampiero Giulietti, insieme a Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura del Comune di Roma, Alberta Campitelli, direttore delle Ville e parchi storici di Roma e Maria Grazia Massafra, responsabile del Museo della Casina delle Civette. Erano presenti, oltre ai titolari della Rometti Massimo Monini e Dino Finocchi, anche la dottoressa Nicoletta Giannoni che con Monini ha curato l'allestimento della mostra ed Enrico Mascelloni che si è occupato dei testi del catalogo. L'inaugurazione è stata accompagnata anche da un concerto, dal titolo “La sera crepuscolare”, con il soprano Francoise Masset, l'alto Jean Christophe Clair e il pianoforte Francoise Tillard che hanno reso ancora più suggestivo il già affascinante scenario di Villa Torlonia.
“E' un'occasione importante per la Rometti, che per la seconda volta torna ad esporre a Roma, ma anche per Umbertide, perché esiste un binomio inscindibile tra la città e la manifattura - ha affermato il sindaco Giulietti - Dal 1986 abbiamo iniziato ad esporre le ceramiche della Rometti, per proseguire con l'allestimento di importanti mostre fino all'apertura, lo scorso anno, di un museo dedicato alla manifattura umbertidese. Le ceramiche Rometti rappresentano non solo la tradizione ceramica umbertidese ma un po' anche la nostra città e le ultime collezioni ci danno forza e speranza per il futuro”.
“Raramente una mostra riesce a convivere così felicemente con il museo che la ospita  - ha affermato la dottoressa Campitelli – questo è il caso di “Amabili presenze” dove esiste una totale armonia tra il contenitore e il suo contenuto”.
Nella Casina delle Civette infatti le opere in esposizione diventano parte integrante della struttura, come se la villetta in stile liberty voluta dal principe Alessandro Torlonia fosse già stata arredata con le ceramiche della Rometti: i servizi da tè degli anni Trenta, i piatti firmati da Dante Baldelli, i vasi di Corrado Cagli, le sculture di Mario Di Giacomo, gli elementi per balaustra di Leoncillo, le mattonelle murali del periodo fascista e le teste di Mussolini. Ai piani terra e primo della Casina delle Civette trova spazio la produzione ceramica “storica”, quella degli anni Trenta, quando la Rometti era tra le prime manifatture ceramiche in Europa, pezzi altamente selezionati, da grandi collezionisti, a volte unici, come il “Dolore” di Di Giacomo e il “Santone “ di Cagli. Era il periodo in cui la lungimiranza di Settimio Rometti lasciò ampio spazio alla creatività di giovani artisti destinati a segnare profondamente il Novecento italiano che diedero vita a pezzi audaci ed eleganti, diventati poi il marchio di fabbrica della Rometti.
Un marchio che viene recuperato anche nella produzione ceramica contemporanea, a cui è dedicata la dependance di Villa Torlonia, dove sono esposte le produzioni di designer di fama internazionale: i coni colorati di Liliane Lijn, i tavolini con i cerchi concentrici di Monica Pioggia, le nuovissime “Erme” che assumono le fattezze di pezzi della scacchiera di Roberto Fallani. Ma la nuova produzione è anche un omaggio alla Francia, paese che ha sempre aperto le porte alle Ceramiche Rometti, con le sfere colorate realizzate dalle mente creativa della manifattura umbertidese, Jean Christophe Clair, e le Tour Eiffel con i colori della bandiera francese.
Ed un omaggio ad Ambrogio Pozzi, scomparso soltanto pochi mesi fa, con i vasi a forma di “Venere” e le “Presenze”, da cui prende spunto il titolo della mostra, che da bianche o nere, diventano colorate, metallizzate, argentate, in un perfetto mix tra tradizione ed innovazione.

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