GUALDO TADINO - Dallo scorso 14 settembre e fino al prossimo 13 ottobre i lavoratori di Poste Italiane non effettueranno più prestazioni straordinarie, in risposta alla confermata volontà dell'azienda di chiudere gli uffici cosiddetti a “basso traffico”, che in Umbria riguarderebbe 50 sedi, fra le quali quella di Pieve di Compresseto.

Una vicenda che torna alla ribalta dopo che durante l'estate sembrava essersi sopita.
Il Consiglio Comunale di Gualdo Tadino, deliberò all'unanimità un ordine del giorno con il quale si impegnava Sindaco e Giunta a seguire in maniera puntuale l'evolversi degli eventi, al fine di scongiurare la possibile chiusura del presidio di Pieve di Compreseto.
Alla luce delle novità di questi giorni, non solo va sostenuta l'iniziativa del sindacato a tutela dei livelli occupazionali, ma va costruito un percorso comune con altre municipalità a noi confinanti che si trovano nella stessa nostra condizione.
Va pertanto affrontata con il massimo della compattezza una situazione che rischia di impoverire l'intero territorio  a danno in particolare, di cittadini che vivono nelle zone più svantaggiate.
Va inoltre a mio avviso, rilanciata l'idea, già proposta a suo tempo dal PD, della possibile trasformazione dello sportello di Pieve di Compresseto, in ufficio polifunzionale, in grado di fornire oltre ai servizi postali anche altri servizi di pubblica utilità per i cittadini.

Il Capogruppo
Massimiliano Presciutti

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