Le luci della città vecchia, presentato il programma a Palazzo dei Priori
PERUGIA - E’ nato il Coordinamento delle Associazioni culturali e ricreative della città vecchia, frutto delle sinergie tra il Comune ed alcune tra le maggiori realtà associative che da anni contribuiscono alla valorizzazione di borghi e rioni del centro (la “città vecchia”). Ne fanno parte l’Associazione Ricreativa culturale Porta Santa Susanna, l’Associazione Ri Vivi Borgo Sant’Antonio, la Società del Gotto, l’Associazione Borgo Bello, il Circolo del Tempo Bono, l’Associazione Vivi il Borgo e Priori Open Village – Centro Commerciale Naturale di via dei Priori.
L’ iniziativa è del vice sindaco Nilo Arcudi e dell’ assessore alla cultura Andrea Cernicchi, che con i loro uffici hanno realizzato quella che di fatto si pone come una forma di “alleanza” strategica, non occasionale ma strutturata, considerando che con queste realtà dell’ associazionismo è già in atto da tempo una collaborazione che ha prodotto molte manifestazioni di successo con valenza sociale e culturale.
Oggi il Coordinamento, simbolicamente denominato “Le luci della città vecchia”, è stato presentato ufficialmente a Palazzo dei Priori da Arcudi e Cernicchi, assieme ai presidenti delle associazioni, e ne sono stati spiegati programmi e motivazioni.
“Il nostro obiettivo – ha detto Arcudi – era di far crescere il senso di appartenenza ed il protagonismo dei cittadini del centro storico. Oggi si conclude una prima fase. Che è stata ampiamente positiva perché si respira un’aria nuova, se si pensa a quanto accadeva (proteste, serrate, manifestazioni) solo un anno fa o poco più. Non possiamo però non esprimere il rammarico per gli spazi di proprietà statale che restano inutilizzati (a Via dei Priori, Corso Garibaldi, per non parlare delle ex carceri) sui quali non abbiamo risposte, nonostante il pressing che il Comune sta facendo”.
“I perugini – ha aggiunto Cernicchi – hanno deciso che era finito il tempo di giocare in difesa e di passare alla proposta. Hanno cominciato a prendersi cura di loro stessi prestando molta attenzione a dove e come si vive e costruendo reti di socialità. Nel rapporto con le associazioni abbiamo cambiato completamente impostazione e siamo passati all’ ascolto: insieme vogliamo creare eventi – per settembre-ottobre sono ben 26 – che permettano di godere degli spazi pubblici della città in sicurezza. Il Cordinamento resta aperto anche ad altri, e infatti due associazioni della Conca e Porta Eburnea sono in arrivo”.
Parlando a nome dei presidenti, Primo Tenca, presidente di Vivi il Borgo, ha confermato “un nuovo modo di rapportarsi tra il Comune e le associazioni: l’ assessore Cernicchi – ha detto – ci ha chiamati e ci ha detto di voler lavorare insieme per una iniziativa corale che rilanciasse il centro storico, che negli ultimi anni è stato aggredito in modo pesante”. Riferendosi al problema dello spaccio, Tenca ha comunque sollecitato una riflessione sul perché di tanto consumo e sui motivi che hanno fatto di Perugia il luogo scelto dalle reti criminali per farne una centrale del narcotraffico.
Questo tessuto associativo attivo – è in sostanza la valutazione del Comune - costituisce, oggi più che mai, un valore aggiunto per la città e contribuisce a migliorare la qualità della vita del singolo cittadino e della comunità nel suo insieme. Ognuna di queste realtà rappresenta da tempo e con continuità un presidio di salvaguardia delle tradizioni e delle memorie storico/culturali di Perugia, e con le diverse iniziative alle quali ha dato vita (mercatini, conferenze, spettacoli, concerti, eventi, visite guidate) ha promosso cultura e socialità.
La prima iniziativa del Coordinamento è quindi il progetto di un programma unico delle manifestazioni organizzate per i mesi di settembre/ottobre. L’adozione di un programma comune a cadenza bimestrale diverrà la prassi e porterà ad un rafforzamento del contributo che queste associazioni danno alla parte vecchia della città. Saranno inoltre evitate sovrapposizioni e coordinate al meglio le risorse economiche, strumentali e umane di volta in volta coinvolte. La collaborazione con il Comune, che metterà a disposizione i suoi uffici, si concretizzerà soprattutto nel campo della comunicazione, che spesso rappresenta un costo proibitivo e che potrà invece avvalersi delle strutture comunali che operano nel settore.

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