di Renato Casaioli

CASTIGLIONE DEL LAGO - Un’attesa durata otto anni, tanti ne sono passati da quella sera che il grande maestro russo Andrei Bukhtoyarov, incantò con le sue note al pianoforte, il pubblico del Trasimeno. E venerdì sera ha entusiasmato di nuovo l’affollatissima sala dei concerti del Palazzo Duca della Corgna. Questa ottava edizione del Festival della Musica Classica, di Castiglione del Lago, sotto la direzione artistica di Marzia Zacchia Crispolti, si sta rivelando ancora una volta un autentico evento culturale di assoluta importanza. Sì, l’anima russa, attraverso le note che, come un’autentica cascata uscivano impetuose dalla tastiera, si è svelata in tutta la sua profondità.

Il programma musicale della serata assai impegnativo, con musiche di Scarlatti, di Mozart, di Chopin, Rachmaninov e di Lobos. Ma la creatività del maestro, la sua passionalità nell’eseguire i brani, ha coinvolto nel profondo gli animi di quanti erano lì ad ascoltarlo. Un silenzio religioso, rotto sola da applausi fragorosi, entusiastici, con il pubblico che si alzava in piedi, alla fine di ogni singola esecuzione, ha accompagnato il maestro. E quelle note copiose, a volte frenetiche, ritmate, quasi da far aleggiare scansioni jazz; ora armoniose, quasi impercettibili, hanno rapito gli animi facendoli volare dentro sogni dai paesaggi incantati. Il prossimo appuntamento è per il quattro settembre, al pianoforte Jeffrey Grice. Sarà di nuovo evento.

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