GUALDO TADINO - Si è ripetuta come ogni anno l’esperienza della visita a Gualdo Tadino di un gruppo di giovani italo-argentini, venezuelani e canadesi in Umbria per un viaggio – studio promosso dal Consiglio Regionale dell’Emigrazione. Ai ragazzi di origine italiana, ma nati e cresciuti in paesi stranieri, viene data la possibilità di visitare i luoghi d’origine della propria famiglia emigrata nel secondo dopoguerra alla ricerca di lavoro e fortuna. Possono così conoscere i borghi e le città più importanti della regione, il folklore e le tradizioni, assaporare i gusti culinari umbri in un viaggio che è principalmente interiore e finalizzato alla riscoperta delle proprie radici.

Il passaggio per Gualdo Tadino, a conclusione di questo soggiorno, ha portato il gruppo all’interno della struttura museale a loro dedicata: il Museo Regionale dell’Emigrazione Pietro Conti. Partire dalla storia per comprendere le scelte fatte dalle proprie famiglie e quindi il loro futuro. Per i giovani italo - americani è stata l’occasione per emozionarsi in un viaggio nell’Italia nel Novecento tra immagini, racconti, documenti che tutti insieme trasmettono l’idea e il significato della nostra migrazione.

Inoltre, hanno conosciuto le bellezze monumentali della città visitando la Rocca Flea, la Chiesa di San Francesco e Casa Cajani, apprezzando l’artigianato, l’arte e la natura di Gualdo Tadino. “La finalità ultima di questi viaggi studio” spiega il Direttore del Museo Catia Monacelli, “è proprio la volontà di consolidare e ricreare un rapporto affettivo tra la regione e gli umbri nel mondo anche e soprattutto tra i più giovani che qui imparano la lingua italiana, conoscono la propria storia e diventano loro stessi promotori dell’italianità nel mondo. L’istituzione museale di Gualdo Tadino è veramente orgogliosa di essere il loro ponte di collegamento, insieme al Consiglio Regionale dell’Emigrazione, con l’Italia e con l'Umbria".

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