GUBBIO - Comincia con una due giorni dedicata ai progetti artistici dei giovani musicisti di talento, la seconda settimana del Gubbio No Borders festival. Sul palco della rassegna eugubina, il 20 e 21 agosto, nel chiostro di San Pietro alle 21.30, tocca rispettivamente a Leonardo Radicchi & Eleonora Bianchini con il progetto “The Red Side” e al concerto-racconto “Back from the South” con Sara Jane e Paolo Ceccarelli.

Torna anche quest’anno lo spazio che il festival, fin dalla prima edizione  del 2002, ha sempre riservato alle nuove proposte artistiche di qualità. “Lo scopo – spiega il direttore del Gubbio No Borders, Luigi Filippini – è quello di promuovere le migliori progettualità del territorio e non solo. Al festival d’altronde arrivano oltre 100 proposte di partecipazione di giovani musicisti ogni anno. Inviano demo, link a you tube, cd e ci invitano ai loro concerti in tutta Italia. La scelta non è mai facile ”.

Il 20 agosto la scena è di Eleonora Bianchini (voce e percussioni) e Leonardo Radicchi, giovani jazzisti umbri (di Gualdo Tadino lei e di Perugia lui) che fondono sfumature latine ed energia del jazz contemporaneo. “The Red Side – racconta il sassofonista Radicchi - nasce dalla voglia di mescolare la mia musica con quella di Eleonora Bianchini. L'idea alla base è stata suonare brani tratti dai nostri rispettivi repertori per creare uno spettacolo fatto di contrasti, di vuoti e di pieni... da una parte il groove e la spigolosità, dall'altra la cantabilità”.
Il duo, accompagnato da Lorenzo Cannelli (hammond), Filippo Radicchi (batteria) e Roberto Gatti (percussioni), si conosce da dieci anni: entrambi sono diplomati alla Berklee College of Music di Boston (Usa). Il repertorio si incentra su brani originali del quartetto a cui si aggiungono alcune composizioni dell’artista gualdese. Il risultato è un concerto jazz di grande impatto, con suadenti linee melodiche e un orecchio sempre attento alla sperimentazione e al groove. E lo si potrà sperimentare al No Borders. “Abbiamo già suonato in molti festival in giro per l'Italia e all'estero – prosegue Radicchi - ma siamo entusiasti di poter suonare in un bel festival umbro, grazie al quale da anni abbiamo potuto ascoltare ‘sotto casa’ grandi artisti”.

Il 21 agosto tocca, invece, al concerto-racconto “Back from the South” di e con la cantante Sara Jane Ceccarelli, accompagnata da Rossano Emili (clarinetto e sax), Paolo Ceccarelli(chitarra) e, di nuovo, Roberto Gatti (percussioni). “Back from the South – spiega la Ceccarelli - è una sorta di evoluzione del duo che da anni io e mio fratello portiamo avanti. Le nostre carriere hanno piano piano cominciato a prendere strade diverse, pur mantenendo viva la nostra collaborazione; da una parte io ho cominciato a collaborare in situazioni di teatro musicale e qui ho trovato una dimensione che mi appartiene profondamente e da cui nasce il concerto-racconto Back from the South, contemporaneamente al ritorno di mio fratello da un viaggio di quasi 6 mesi in giro per il Sudamerica”.
Lo spettacolo è un viaggio attraverso i generi musicali più diversi, il tango, il choro e la bossa nova brasiliana, il flamenco, la chanson francese, i canti popolari balcani, la musica colta di Kurt Weill fino a Bruno Martino e al blues dei primi anni. “Il filo conduttore  - prosegue la cantante - è la storia che ho scritto di Pilon e del suo viaggio in giro per il mondo in attesa di tornare da Pilar, dei suoi incontri, e delle sue emozioni”.

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