PERUGIA - L’Amministrazione comunale istituisce, in via sperimentale, il telelavoro, come modalità alternativa alla prestazione di lavoro dei propri dipendenti, a tutela di alcune situazioni di svantaggio personale o familiare. La delibera è stata approvata questa mattina in giunta, dopo che l’assessore Roberto Ciccone (Personale) ha illustrato lo spirito del documento.

“Il telelavoro – ha sostenuto - va letto in chiave di una opportunità offerta ai dipendenti che si trovano in condizioni di difficoltà. E’ la volontà politica di garantire il posto di lavoro, nonostante situazioni particolari e oggettive. In altre parole, il lavoratore non viene posto nella condizione di dover lasciare, per problemi concreti e personali, il proprio posto di lavoro”.

Nel documento vengono specificate le attività, le tipologie professionali e i dipendenti coinvolti, le postazioni di telelavoro, le tecnologie utilizzate e i sistemi di supporto e sicurezza, la formazione e l’aggiornamento e la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
In pratica, nel primo anno di sperimentazione vengono istituite tre postazioni di telelavoro a tempo parziale. Le attività che possono essere svolte attraverso il telelavoro sono quelle che non necessitano della contestuale presenza di persone e mezzi nello stesso luogo o dello spostamento fisico delle persone o delle cose, ma sono realizzate grazie all’uso delle tecnologie informatiche e telematiche. L’individuazione delle attività in modalità telelavoro compete al dirigente che presenta il progetto. Nel progetto devono essere definiti l’orario della prestazione lavorativa effettuata in telelavoro, la modalità di riscontro della prestazione e della funzionalità della stessa, gli obiettivi da raggiungere attraverso la prestazione. E’ prevista una apposita commissione che valuterà il progetto presentato, assegnando dei punteggi, per un massimo di 100 punti, con priorità al grado di disabilità del dipendente, a particolari esigenze del dipendente collegate alla cura o all’assistenza  di altri soggetti, alla distanza dal domicilio alla sede di servizio, alla migliore funzionalità per le esigenze organizzative dell’Amministrazione della prestazione in telelavoro.

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