PERUGIA - Nella notte del “reggae”, che sabato scorso ha animato l’Arena del Santa Giuliana a Perugia per il penultimo concerto di “Umbria Jazz”, c’è stato anche spazio per parlare di pace, d’impegno sociale e solidarietà. È accaduto, nel “back stage” subito dopo il concerto, grazie all’incontro fra l’Ambasciatore Thomas Stelzer, sottosegretario generale dell’Onu per il coordinamento delle politiche e delle relazioni del Dipartimento di Economia e Affari Sociali delle Nazioni Unite, e l’artista Rita Marley, vedova della leggenda del “reggae” Bob Marley. È stato Mr. Stelzer, in Umbria per i lavori (tenutisi in questi giorni presso il Sacro Convento di Assisi) della Segretaria Permanente per l’Organizzazione del 13esimo Summit Mondiale dei Premi Nobel per la Pace (per ospitare il quale la Regione Umbria presenterà la propria candidatura), a chiedere di incontrare la signora Marley, al termine di un incontro conviviale del comitato nel ristorante dell’Arena, al quale ha partecipato, per la Regione Umbria, la vicepresidente Carla Casciari.

“Abbiamo parlato dell’importanza della musica per l’impegno sociale e la solidarietà – ha detto Thomas Stelzer -, che fanno parte integrante della ‘mission’ della signora Marley”. Rita Marley, che ha adottato in Etiopia 35 bambini, è infatti la presidente di una fondazione che porta il suo nome, presso la Scuola Metodista di Konkonuru in Ghana, che assiste e sostiene centinaia di bambini bisognosi.

Ai membri della segreteria del Comitato, incaricato di selezionare il paese e la città destinati ad ospitare il 13esimo Summit Mondiale dei Premi Nobel per la Pace, la vicepresidente della Regione Umbria Carla Casciari ha ricordato “il profondo messaggio di pace di San Francesco, aperto e solidale con i popoli della Terra. Per questo Assisi – ha detto, citando l’incontro promosso da Papa Wojtyla nel 1986 con i rappresentanti di tutte le religioni del mondo - è divenuta il simbolo stesso della pace nel mondo, della tolleranza. Lo stesso Aldo Capitini, filosofo italiano e perugino (il cui pensiero è oggi al centro di una appassionata riscoperta), quell’Aldo Capitini ideatore della Marcia della Pace Perugia-Assisi, interprete della Nonviolenza, si definiva ‘francescano’, erede laico di una grande tradizione spirituale di pace e di emancipazione sociale. È in questo spirito – ha aggiunto Carla Casciari - che è per noi un grande onore ospitare quest’anno il meeting annuale per l’Organizzazione del XIII Summit dei Premi Nobel per la Pace, nella prospettiva di una candidatura dell’Umbria come sede dell’evento”.

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