PERUGIA - RAMBERTO CIAMMARUGHI --- "Intra Montes" con Ensemble Novamusica

Ramberto Ciammarughi, pianista e compositore di Assisi, tra i musicisti umbri più famosi all’interno della scena jazz internazionale, sarà affiancato dall’Ensemble Novamusica per l’esecuzione inedita, realizzata per l’occasione, dal titolo "Intra Montes".
Un evento musicale, in parte con partitura scritta e in parte caratterizzato da improvvisazione, con al centro il pianoforte, ma in questo contesto sonoro Ciammarughi ha affiancato anche alcuni strumenti grazie ad un organico di musicisti con i quali collabora da più di dieci anni in spettacoli teatrali e installazioni artistiche. Insieme al pianista suoneranno quindi Leonardo Ramadori dei Tetraktis, al vibrafono e percussioni, Stefano Mora al basso e violoncello, ed infine alle due chitarre Angelo Lazzeri e Francesco D’Oronzo. 
Ciammarughi da anni annovera numerose partecipazioni nei principali festival jazz e rassegne musicali in Italia ed all’estero, ha collaborato, in più occasioni, con i migliori musicisti italiani anche nel campo della musica contemporanea e vanta alcune partecipazioni in concerto ed in sala d’incisione con importanti artisti stranieri. È compositore e arrangiatore di colonne sonore per spettacoli teatrali e installazioni di arte figurativa. Ha al suo attivo, inoltre, diversi dischi di sonorizzazione e svolge l’attività di esecutore, autore e arrangiatore per radio, cinema e televisione.

VINCENZO ZITELLO --- “Talismano” e Girotondo d’Arpe
Il concerto dal titolo “Talismano” – esecuzione con Arpa Celtica e Arpa Bardica (arpa con corde in metallo) e con Ensemble D’Arpe – è stato appositamente creato da Vincenzo Zitello per il Music for Sunset attraverso l’intervento del gruppo arpistico “Girotondo D’Arpe”, diretto da Tatiana Donis, come vestali che celebreranno l’inizio e la fine del concerto di Zitello. Per l’occasione le musiche sono state composte per meglio celebrare il passaggio tra il giorno e la notte.
La musica di Zitello segue un preciso orientamento di ricerca che mira ad esaltare le insospettabili potenzialità che dimorano tra le corde delle sue arpe. In concerto ne utilizza due che vengono suonate in alternanza, l’arpa Celtica e l’arpa Bardica, due strumenti della tradizione Gaelica con caratteristiche sonore ed espressive differenti.
Il concerto “Talismano”, attraverso un percorso dotato di rigorosa autonomia e di matura sintesi espressiva, si dipana coinvolgente, in un crescendo fatto di lirismi, evocazioni, allusioni, ritmi, variazioni e virtuosismi che invariabilmente rapiscono ed incantano ogni ascoltatore.
Vincenzo Zitello, compositore,  concertista e primo pioniere dell’arpa celtica in Italia, inizia i suoi studi musicali come violinista e flautista in giovanissima età. La sua  formazione è di tipo classico, che ha progressivamente ampliato, attraverso un articolato percorso artistico che lo ha portato ad approfondire diversi linguaggi musicali, per poi ottenere un risultato espressivo e personale che afferma una nuova e inconfondibile personalità ed identità musicale.
Nel corso della sua carriera ha collaborato, tra gli altri, con Ivano Fossati, Franco Battiato, Fabrizio De Andrè, Alan Stivell, Lou Dalfin, Saro Cosentino, Alice, Rossana Casale, Teresa De Sio, Franco Mussida, The Gang, Yo Yo Mundi, Beppe Barra.

PAOLO ANGELI --- Omaggio al sole
Con il suo doppio intervento sonoro a Music for Sunset il chitarrista-orchestratore Paolo Angeli riassumerà la sua carriera da solista. I suoi concerti racchiudono infatti un viaggio nell'improvvisazione libera in cui affiorano estemporaneamente composizioni tratte dai suoi lavori discografici: “Linee di Fuga”, “Bucato”, “Tessuti” (quest'ultimo incentrato sulla rielaborazione di alcuni brani di Bjork e Fred Frith), “Tibi”.
La chitarra-orchestra - ideata dallo stesso Angeli e adottata dal “guitar hero” Pat Metheny - nasce dall'incontro/scontro tra la tradizione sarda e la sperimentazione delle avanguardie europee; è un ibrido tra chitarra, basso acustico, violoncello e batteria. Ha i martelletti come il pianoforte (azionati da cavetti applicati a sei pedali), una manina meccanica per le otto corde trasversali che permette di realizzare le parti ritmiche, quattro corde di sitar montate su un ponte di contrabbasso, otto eliche per ottenere i bordoni.
I piedi seguono i percorsi dell'indipendenza ritmica dei batteristi, la mano destra fa riferimento alle tecniche da violoncellista, la mano sinistra sviluppa una tessitura contrappuntistica (esaltata da un particolare sistema di amplificazione esafonico che permette di spazializzare ogni singola corda). Il tutto è al servizio di una musica in cui emerge con tratti decisi una sana alternanza tra tradizione sarda, free jazz e rumore post punk.
Paolo Angeli nel corso della sua carriera ha suonato, tra gli altri, con Fred Frith, Hamid Drake, Pat Metheny, Antonello Salis, Evan Parker.

GREG HAINES --- “Digressions”
Protagonista durante tutti e tre i giorni dell’evento, con altrettante incursioni musicali, sarà Greg Haines, musicista e compositore inglese di nascita e berlinese d’adozione. Le sue sonorità classiche ed elettroacustiche (perlopiù fette di archi, piano ed elettronica) si traducono in emozioni pure, parlano da sé, senza bisogno di parole e testi. Ti prendono per mano e ti guidano portandoti a seguire il fruscio delle acque, in questo caso lacustri.
Haines sa scegliere con maestria una pluralità di approcci sonori, tra circolarità e grandi aperture. Minimalismo pianistico e loop sintetici oscillano così tra luminosi puntelli elettroacustici e un romanticismo austero ed evocativo. Insomma, ideale colonna sonora per dei tramonti sul lago.
Fin da giovanissimo ha cominciato a sviluppare il suo interesse per il suono e per i dispositivi utilizzati per crearlo. Si è così avvicinato alle opere di compositori “minimalisti” come Steve Reich, Gavin Bryars e Philip Glass, i quali hanno avuto una profonda influenza sulla sua traiettoria musicale. E questo si sente. Come si percepisce che dietro la sua musica c’è un’altra grande ispirazione, quella dei lavori di Arvo Pärt.
In bilico fra la classica contemporanea e la sperimentazione elettronica la sua musica è accostabile per sensibilità ad irriducibili della suite celeste come Max Richter o Ryan Teague. Haines compone musica per concerti, ma anche per il teatro e la danza contemporanea. Fra le sue collaborazioni importanti ci sono Sam Amidon, Danny Saul, Ben Frost, Wouter Van Veldhoven, Machinefabriek, Jasper TX.
“Digressions” è il titolo del terzo album del compositore britannico.

ALESSANDRO HABER --- “Storie di ordinari tramonti” (Bukowski per tramonto, pianoforte e arpe)
È una sorta di "affinità elettiva" quella tra Charles Bukowski e Alessandro Haber, che al controverso scrittore americano si sente da sempre molto vicino tanto che da tempo gli ha dedicato anche un suggestivo ed applauditissimo spettacolo teatrale.
Il celebre attore sarà quindi uno degli ospiti di punta dell’evento all’Isola Maggiore e per l’occasione riadatterà il suo famoso spettacolo, “Bukowski - Confessioni di un genio”, per tramonto, pianoforte e arpe. Il caustico autore americano di “Storie di ordinaria follia” sarà quindi reinterpretato da Haber con il sottotitolo “Storie di ordinari tramonti”. Un omaggio a Bukowski, alla sua letteratura e alla sua vita.
Tra poesie, canzoni, pensieri e racconti, lo show dell’attore giocherà con le parole e la musica raccontando in uno spettacolo/concerto la sua idea della vita: sesso e birra, musica e letteratura, amore e solitudine. Su tutto aleggia l'idea dell'addio, che corteggia e irride la morte, con parole ironiche, spregiudicate e feroci che provengono da uno dei più grandi scrittori in lingua inglese del Novecento.
Sul “palco” della Lingua del Cigno, oltre ad Haber–Bukowski, un ensemble composto da pianoforte e arpe contrappunterà le parole di “Buk”, ricavate dalla sterminata produzione poetica dello scrittore americano, trasformata in canti, invettive, preghiere, canzoni, racconti, attraverso le confessioni di un genio strambo e anticonformista.
Bukowski va oltre lo stereotipo del "poeta dannato", autore di un numero sconfinato di poesie crude e disperate ed è, come dice lo stesso Haber, “un osservatore di squarci di vita quotidiana senza effetti speciali, col dono però di saper catturare i piccoli sentimenti: abituato a misurarsi con la morte, ma che, anche da "maledetto", ha rispetto per l'amore. Di lui mi piace la purezza, l'essenzialità”.

THIS HARMONY --- live con Orchestra da Camera del Trasimeno
I This Harmony si esibiranno per il terzo anno consecutivo a Music for sunset. Come d'abitudine c'è stata da parte della formazione perugina la volontà di caratterizzare ulteriormente questo evento a cui i quattro musicisti (Massimo Cervini, Nicola Tarpani, David Aberrà e Laurence Cocchiara) sono artisticamente legati.
Per questa occasione sono riusciti a realizzare un vecchio sogno, quello di suonare la loro musica accompagnati da un orchestra, in modo tale da poter potenziare degli aspetti latenti della loro produzione. Proporranno l'intero contenuto del loro prossimo lavoro, in fase di conclusione e la cui uscita è prevista per l’autunno. Al loro fianco ci sarà quindi l’Orchestra da Camera del Trasimeno, formazione di quindici elementi tra archi, ance e legni.
Anche stavolta i This Harmony, i quali portano avanti il loro progetto strumentale visionario ed inedito, si cimenteranno in una sonorizzazione del contesto naturale dell’Isola Maggiore. Sperimentazioni in linea con lo stile creativo della formazione, un rock che riporta ad arie e movimenti classici, scritti che puntano ad un linguaggio sonoro tra il sacro ed il profano, tra la terra ed il cielo, tra la realtà e l’immaginazione. Il punto d’incontro ideale tra la loro vena indie, arricchita da “frequentazioni” contemporanee, ed armonie di matrice classica.
La band perugina da alcuni anni fa della bellezza, dell’armonia e della capacità evocativa delle note le proprie chiavi d’interpretazione. Ancora chitarra, batteria, basso, violino. Tutti strumenti che non sono accompagnati da nessuna voce, ma che stavolta si faranno accompagnare dagli altri strumenti dell’Orchestra.
Dal vivo i This Harmony offrono da sempre uno spettacolo trasognato, onirico. Colonne sonore e mondi lontani, interpretazioni che lasciano incantati e che non stancano mai. Molti i concerti tenuti dal 2002 ad oggi. Partendo dall’Umbria propria regione d’origine fino a toccare locali e location importanti, naturalmente in Italia, ma anche in Svizzera, Francia e Inghilterra.

IONOSO+CHISONO e Simona Mariucci --- “Blooming”
Dopo aver aperto nel 2010 l’edizione numero zero di “Music for sunset”, con una performance audio di sonorizzazione ambientale, ed aver ripetuto in grande stile il suo spettacolo musicale anche nel 2011, torna pure quest’anno Iononso+Chisono, nome dietro il quale si “nasconde” Francesco Federici. Da anni attivo nella scena musicale perugina in varie formazioni (per anni è stato il chitarrista dei Rubik3 ed ora suona con i The Rust and The Fury, band che rappresenterà l’Umbria al festival Arezzo Wave), Federici con questo progetto ha trovato anche una sua dimensione solista. Chitarre, pedaliere ed altri “attrezzi” come archetti da violino, loop station e un’ampia gamma di effetti speciali, generatori di frequenze che colpiscono e non stordiscono, servono al talentuoso musicista per far uscire un suono che riempie l’aria e che ancora una volta accompagnerà il magico scenario oltre il “pontile sonoro”.
Post rock, psichedelia, pura sperimentazione. Comunque la si voglia classificare è musica ad alta gradazione emotiva e sensoriale. Poche volte i suoni hanno la capacità di “volare”, allo stesso tempo, sia nella mente di chi li produce sia in quella di chi poi li ascolta, per creare così la perfetta alchimia tra musicista e spettatore. La sua è musica “contro l’abuso di parole”, evocativa e capace di creare immagini in movimento: melodie impalpabili e suggestive, note ripetitive e quasi ipnotiche.
Quest’anno si presenta con una novità. Sul finale del suo live, attraverso il progetto “Blooming”, ci sarà un’incursione danzata di Simona Mariucci (danz'autrice-performer-coreografa). Questo sarà un assaggio dello spettacolo dal titolo “Post Oc” che i due presenteranno prossimamente al Teatro Sant'Angelo di Perugia il 29 agosto.
Nata a Perugia, Simona Mariucci si è formata in danza contemporanea in Italia e all'estero con Maestri quali Julyen Hamilton, David Zambrano, Rosemary Butcher, Dominique Duszynski, Erna Ómarsdóttir, Ennio Sammarco, Mónica Valenciano, Renate Graziadei, Lucy Cash, Paola Lattanzi.  Ha lavorato come danzatrice e performer con diversi coreografi e artisti visivi partecipando a festival internazionali tra cui: Escena Contemporanea, Biennale Charleroi Danses, Resolution, Teatri di vetro, Danza Urbana, Movimenti urbani. Collabora con video artisti e musicisti alla creazione di video danza e performance site-specific di danza contemporanea, video e live electronics. Dal 2009 è direttrice artistica (sezione arti performative) del Collettivo MAVArt nonché “Member of the International Dance Council Cid Unesco". Il suo lavoro coreografico è una ricerca tra movimento e suono, e non esclude l'improvvisazione come tecnica compositivo-performativa. Dà forma al suo immaginario senza limitazioni di settore.

ATTILA FARAVELLI e NICOLA RATTI --- installazione sonora
Entrambi milanesi, entrambi chitarristi, entrambi protagonisti di numerosi progetti musicali, entrambi interessati all’esplorazione sonora sperimentale. I destini di Attila Faravelli e Nicola Ratti sembrano procedere lungo due rette parallele che inaspettatamente arrivano a incontrarsi in dei punti precisi.
Quest'anno tornano a Music for Sunset e presenteranno un'installazione sonora nata come naturale prosecuzione di quella dell'estate scorsa all'Isola Maggiore. Per questo loro primo intervento (estate 2011) costruirono una serie di altoparlanti galleggianti che diffondevano il suono sul filo dell'acqua del lago, per sfruttare la riflessione acustica molto particolare della superficie acquosa.
Nell'utilizzare questo sistema di diffusione per suonare si sono resi conto di quanto ricco fosse il paesaggio sonoro dell'isola (non disturbato come sulla terra ferma dalla presenza delle automobili). Se utilizzando un normale impianto di diffusione (un tipico P.A.) si tende ad annullare tutti i suoni circostanti, usando un sistema di casse galleggianti tutti i suoni presenti nell'ambiente (i suoni degli uccelli, le piccole onde contro le rocce, lo scalpiccio della gente che passeggia, i suoni distanti delle barche) si inserivano invece nella loro musica in modo equilibrato e organico, come se ne facessero parte.
Con quel tipo di bella sorpresa in mente i due hanno quindi progettato l'intervento di questa edizione. Dopo aver individuato alcuni punti sull'isola interessanti dal punto di vista del paesaggio sonoro, in questi luoghi hanno installato delle postazioni di “ascolto”. Queste postazioni sono costituite da coppie fissate a terra di piccoli altoparlanti parabolici in legno. Sdraiandosi a terra, e appoggiando la testa nello spazio tra le due piccole parabole, il suono presente nell'ambiente sarà naturalmente amplificato per effetto della forma concava del materiale, e si mescolerà in maniera organica con il suono proveniente dagli altoparlanti. Il suono registrato sarà uno stimolo all'ascolto del suono d'ambiente e il suono d'ambiente sarà uno stimolo all'ascolto del suono registrato.
L’obiettivo dei due musicisti e producer non sembra quindi mai rivolto verso la ricerca di un cambio di ritmo o di una variazione melodica: l’attenzione è tutta concentrata sulla creazione di un’atmosfera che rimanga sospesa per tutto lo sviluppo dell’opera. Le esperienze maturate da Faravelli e Ratti nell’ambito di mostre, spettacoli teatrali e sonorizzazioni, generano ogni volta un lavoro più simile a un’installazione sonora che a suoni veri e propri. Un progetto musicale, il loro, che si rivela particolarmente adatto come sottofondo. Un paesaggio sonoro dai toni nitidi, fresco come l’aria del primo mattino.

RITMI SOTTERRANEI --- “Mi arrendo”
Ritmi Sotterranei è una compagnia di danza contemporanea e di hiphop sperimentale che si occupa di coreografia e performance. Nasce nel 2002 dall’idea della coreografa Alessia Gatta di mettere insieme un gruppo di artisti con i quali dare forma a diversi linguaggi espressivi. Il punto di partenza è sempre stato pensiero-corpo-spazio. “Pensiero” inteso come concetto, coscienza, idee, desideri. “Corpo” inteso come insieme di funzioni dinamiche complesse. “Spazio” inteso come tutto ciò che ci circonda.
A Music for Sunset, con coreografie di Alessia Gatta e con sette interpreti in scena (Eleonora Colasanti, Veronica Fanella, Gioia Giglio, Viola Pantano, Sara Sguotti, Gioele Coccia, Nicola Costernino) daranno vita allo spettacolo “Mi Arrendo”. Con queste parole la compagnia spiega lo spettacolo: “Mi arrendo alla mancanza di senso, mi arrendo al caos del mondo, alle fioriture di verde e alla pioggia d’estate. Mi apro, mi chiudo, mi nascondo. Ti apro, ti chiudo, ti nascondo. Entra solo luce naturale, la pelle liscia si adatta al mondo ruvido. Mi arrendo”.

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