CITTA' DI CASTELLO - “Desidero ringraziare tutti coloro, e sono davvero tanti, che hanno contribuito alla riu-scita della manifestazione inaugurale dei cento anni della Pinacoteca, insieme ai musei di Burri, la principale istituzione culturale cittadina” dichiara il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta a commento della prima iniziativa in onore dei cento anni del museo.

“I tifernati hanno dimostrato un senso di appartenenza, realizzando una significativa osmosi tra sentimento popolare e ufficialità del protocollo. Altri eventi si prepara-no per celebrare questa solenne ricorrenza, che parla di noi, perché nella Pinacoteca c’è un compendio delle principali fasi della città, viste attraverso la lente dell’arte. La stagione comunale, lo splendore del Quattrocento e del Cinquecento, il conformismo del Seicento e il nuovo slancio del Settecento, che portò Città di Castello in Italia prima del resto del Paese.

Il rinascimento e l’avanguardia sono i due poli su cui stiamo costruendo il suo futuro nel XXX millennio. Per questo i cento anni della Pinacoteca sono un tributo doveroso al ruolo svolto finora dal museo come luogo della promozione e della conservazione e un punto di partenza verso ciò che la Pinacoteca dovrà essere sia per il posto che occupa tra le eccellenze urbanistiche cittadine sia l’importanza che la cultura rivestirà nella nostra idea di città e di sviluppo sostenibile. Se Città di Castello oggi ricorda solennemente i cento anni della Pinacoteca, lo deve a Elia Volpi. All’origine del nostro museo c’è dunque un mecenatismo che nel tempo si è conservato grazie ai lasciati di alcune famiglie private.

La famiglia Palazzi, Bruno Bartoccini, la Famiglia Ruggeri. Giuseppe Buoncompagni, Giorgio Ascani, Nuvolo, e la famiglia Ascani, Francesco Giornelli, la Raccolta civica associazione protostorica e da ultimo Luigi Amadei, che ha donato in occasione del centenario un quadro di Elia Volpi, auto-re che per paradosso non era ancora presente in Pinacoteca. Insieme con l’Amministrazione comunale e alla struttura comunale, che ringrazio per lo sforzo profuso, si sono impegnati la Fondazione Cassa di risparmio di Città di Castello, l’Università di Perugia e il professor Mancini, Ordine ingegneri di Perugia e Rotary e il suo presidente Eros Colcelli, il Rione prato, il Comitato per i cento anni della pinacoteca, la Filarmonica Puccini, Claudio Tommasucci e Alvaro Tacchini. Auspico che anche il prosieguo del programma possa esprimere il medesimo livello e riscontro”.

 

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