FOLIGNO – Continuano incessanti le note targate Young Jazz Festival. La terza giornata (venerdì 25 maggio) di appuntamenti della manifestazione folignate inizierà nel pomeriggio alle ore 17 con le “scorribande” della P-Funking Band per le vie del centro storico della città.
Reduce dal grande successo ottenuto di recente per aver aperto il “concertone” del primo maggio a Roma, la P-Funking Band questa volta gioca quasi in casa, visto che nasce nella vicina Perugia dalla passione comune di un gruppo di giovani musicisti di estrazione artistica diversa. Insieme hanno deciso di dare vita ad una marching band che unisce nelle sue performance musica e movimento: una miscela esplosiva di funk, disco music, jazz, rhythm’n’blues e soul rivisitata in chiave marching, a cui si sommano le coreografie a cui partecipa tutta la band.
Forti di un'intensa attività live che l'ha vista protagonista in questi anni di una lunga serie di concerti in tutta Italia e non solo, la band ha realizzato “1D22”, un primo album ufficiale che non è una semplice fotografia in studio dell'energia live dei funkers, ma che miscela brani inediti e pezzi più conosciuti del repertorio della P-Funking Band, unendo funk, soul e rhythm’n’blues con incursioni nel rap e nel jazz. Tante e prestigiose le collaborazioni che impreziosiscono la prima “fatica” in studio della P-Funking Band, da Andrea Giuffredi (già prima tromba di Ennio Morricone) a Monica Hill, passando per il rapper inglese Lee N, con cui la band ha registrato, negli studi di Londra, il brano “World come together”.

In piazza Don Minzoni, intorno alle ore 18.00, toccherà poi agli Slivovitz. Da Napoli all'etichetta newyorkese Moonjune, con la quale hanno pubblicato il loro secondo album e primo release su portata più ampia, la storia degli Slivovitz è quella di una band che porta nel mondo la tradizione del migliore jazz-rock italiano. La loro musica parte dalle radici del jazz-rock e del progressive partenopeo, in cui brillarono nomi come quelli di Osanna e Napoli Centrale, per traghettarle verso contaminazioni nuove, etniche, mediorientali. Nati a Napoli nel 2001, sono una band tutta italiana di sette elementi con Domenico Angarano al basso, Salvatore Rainone alla batteria, Marcello Giannini alla chitarra, Ciro Riccardi alla tromba, Derek Di Perri all'armonica, Pietro Santangelo al sassofono, Riccardo Villari al violino.
Con influenze che vanno dalle esplosioni rumorose alla John Zorn all'ironia Zappiana, dal jazz-rock di Canterbury al jazz più classico, gli Slivovitz caratterizzano parte della loro musica con l'incursione di elementi mediorientali, kletzmer, gitani. Arrangiamenti garbati e gusto per la melodia distinguono alcuni dei loro temi migliori. Tutti brani originali e altri elementi in linea con la loro napolitanità (suoni caldi, esecuzioni espressive, l'incursione di testi in napoletano) completano il quadro del loro più recente album, e creano grande attesa per il prossimo, in uscita entro l’estate.

Alle ore 21.30 Young Jazz Festival porterà il suo pubblico nella corte di Palazzo Trinci dove andrà in scena il concerto degli A10A10 Auand 10th Anniversary 10tet (ingresso 7 euro, prevendite biglietti concerti dal sito www.youngjazz.it). Sono in dieci, hanno percorsi artistici molto diversi ma un legame in comune: l'aver registrato con Auand Records.
A10A10 (Auand 10th Anniversary 10tet), lo strepitoso tentetto che lo scorso novembre ha incantato al debutto il pubblico newyorkese, arriva finalmente in Italia e per l’occasione sarà ospite di Young Jazz per l’anteprima nazionale. La formazione riunisce alcuni tra i migliori artisti della Auand Family ed è stata creata appositamente per un evento speciale: i dieci anni dell'etichetta di Marco Valente. Il territorio comune per i dieci artisti, scelti fra gli improvvisatori più innovativi del momento, è composto esclusivamente da brani originali prodotti dall'etichetta, che proprio nel 2011 è stata premiata dal MEI per la sua capacità di proporre un sound sempre nuovo, fresco e pronto al confronto. A10A10 è una formazione in costante trasformazione, sempre fedele alla ricerca di un suono innovativo e soprattutto capace di accogliere nuove idee, con la presenza di un ospite d'eccezione diverso ad ogni esibizione.
Quella che si esibirà a Foligno sarà una vera e propria “all star” del giovane jazz italiano più promettente: Francesco Lento, tromba, Andrea Ayassot, sax contralto, Francesco Bigoni, sax tenore, Emanuele Cisi, sax tenore, Beppe Scardino, sax baritono e clarinetto basso, Francesco Diodati, chitarra, Gabrio Baldacci, chitarra baritono, Giancarlo Tossani, piano fender rhodes, Francesco Ponticelli, contrabbasso e basso elettrico, Ermanno Baron, batteria.
“Suoneremo brani tratti da diversi album Auand – afferma il giovane chitarrista Francesco Diodati – compreso un mio brano compreso in Purple Bra, disco del 2010 del mio gruppo Neko, i cui componenti fanno parte del tentetto, e un brano che sarà contenuto nel prossimo album, Need Something Strong, che a brevissimo uscirà sempre per Auand”.

Young Jazz Festival andrà poi avanti fino a notte inoltrata. Dalle ore 23 e presso la Taverna Rione Ammanniti, dove ha sede il punto Ristoro YoungJazz12Rondini ideato per valorizzare e promuovere la cucina e i prodotti del territorio, torna la collaudata collaborazione tra Young Jazz e Dancity, questa volta mediante una contaminazione di suoni provenienti dal Sud del mondo: un continuo susseguirsi di dj set, tra musica brasiliana e afrobeat, durante il quale si esibiranno Gweedy, Franco B, Il Cap e Minidischi.

Nel corso della giornata proseguirà infine anche l’iniziativa “Aspettando Young Jazz Museum”, con il festival jazz che offrirà ancora, in collaborazione con Sistema Museo, la possibilità di ingressi a tariffe promozionali per far conoscere i musei del territorio, in modo da poter scoprire le eccellenze artistiche di alcune tra le città più affascinanti, in un connubio insolito tra arte, territorio e musica jazz. Gli appuntamenti questa volta sono a Montefalco, dalle ore 10.30 presso il Complesso Museale di San Francesco, e a Trevi, dalle ore 15.30 anche qui presso il locale Complesso Museale di San Francesco.

 

Condividi