PERUGIA – Doppio concerto degli allievi del Conservatorio di Musica “F. Morlacchi” di Perugia il 23 maggio al teatro Lyrick di Assisi.

In collaborazione con il Comune di Assisi, l’Istituto Scolastico Comprensivo Assisi 2 e il Convitto Nazionale “Principe di Napoli”, è stato programmato un doppio concerto nella giornata di mercoledì 23 p.v. I 70 elementi che compongono l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio si esibiranno, infatti, la mattina per un pubblico speciale, gli studenti delle scuole, offrendo loro un repertorio importante composto da brani di L. V. Beethoven, M. Ravel e A. Dvorak con l’esplicito intento, condiviso anche con l’Ufficio Scolastico Regionale, di avvicinare quanto più possibile i giovani alla musica.

Al momento l’Orchestra Sinfonica degli Allievi, che è diretta dal Maestro Francesco Leonetti, docente di esercitazioni orchestrali, è composta da studenti di corso medio avanzato e neo diplomati del Conservatorio ed ha tra le sue finalità principali la formazione dei futuri professori d’orchestra, l’approfondimento e la divulgazione del repertorio sinfonico, il confronto col pubblico. Ecco perché nella serata alle 21,00, sempre nello splendido contesto del teatro Lyrick, il concerto sarà offerto al grande pubblico.

“Sono occasioni importantissime per i nostri allievi cui viene offerta l’opportunità di dimostrare le proprie capacità e di misurarsi con la realtà del palcoscenico - afferma il Presidente del Conservatorio Antonio Bellini - Ringraziamo pertanto il Comune di Assisi, una terra particolarmente prestigiosa ed esigente, ed auspichiamo che eventi come questo possano ripetersi. Infatti, il Conservatorio, con i suoi 106 docenti, 13 dipartimenti musicali, l’orchestra sinfonica, l’orchestra d’archi, l'orchestra di fiati, la Big Band, vari gruppi musicali dal Jazz alla musica antica, alla musica da camera (dal duo all’ottetto), diverse formazioni corali, una sezione di nuove tecnologie e creatività musicale, è istituzione di educazione superiore di elite che, da un lato, ha necessità di aprirsi ai cittadini ed alle persone presenti sul territorio, intendendo renderli sempre più partecipi delle oltre 50 produzioni annuali realizzate ed offerte nello splendido auditorium del Conservatorio ed in altri luoghi prestigiosi della regione, dall’altro ha specialmente a cuore i più giovani e vuol essere il punto di riferimento della formazione musicale: ringraziamo pertanto il Dirigente Scolastico Regionale dott. Maria Letizia Melina e il Direttore dell’Istituto Comprensivo Assisi 2 e reggente del Convitto Nazionale Principe di Napoli prof. Dante Siena per aver voluto il concerto per gli studenti delle scuole di Assisi.

Se le esibizioni di mercoledì costituscono uno dei punti di arrivo dell’attività dell’anno accademico 2011 – 2012, ricorda il Direttore del Conservatorio Stefano Bracci, per i nostri allievi inizia ora un periodo intenso di preparazione in vista della partecipazione alla 55 ° edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, nel quale il Conservatorio Morlacchi presenta un programma ricco e vario (che va dall’opera, alla musica da camera, alla musica per ragazzi, alla musica jazz) che ha ricevuto grande riconoscimento con l’inserimento di ben 20 eventi in cartellone.

 

Programma concerto di mercoledì 23 maggio ’12

L. V. Beethoven (Bonn 1770 - Vienna 1827)
“Egmont”, ouverture (1809)

Concepito quale introduzione all’omonimo dramma di Goethe, il brano si rivela particolarmente emblematico del genio di Bonn: potenza titanica, vis drammaturgica,
pathos lirico si fondono magistralmente attraverso un linguaggio tanto efficace quanto essenziale. E’ il Beethoven più schietto dei contrasti senza attenuanti.
Ad un Introduzione solenne quanto a tratti quasi indecifrabile segue un Allegro concitato dominato da un ritmo incessante.
Dopo una breve ma intensa parentesi sospensiva dei legni, un travolgente finale risolve il dramma in un apoteosi di gioia incontenibile.

M. Ravel (Ciboure [Pirenei Baschi] 1875 - Parigi 1937)
“Le Tombeau de Couperin”, suite d’orchestre (1919)

Trascritta ad opera dell’Autore medesimo dall’omonima suite pianistica, [tralasciandone due dei sei brani, Fuga e Toccata], la suite intenzionalmente ripropone il “Tombeau”, forma strumentale francese sorta nel XVII secolo come “omaggio” ad un personaggio reale. Ravel esprime qui la sua ammirazione per F.Couperin, grande compositore settecentesco, particolarmente prolifico nella musica per clavicembalo.
Quattro brani si susseguono evocando con geniali accenti moderni l’elegante atmosfera del XVIII secolo: Prélude, pagina di incessante movimento che impegna severamente soprattutto l’oboe; Forlane, danza popolare italiana presente nella musica “colta” fin dal XVI secolo; Minuetto, geniale elaborazione della tradizionale danza di corte; Rigaudon, brillante danza popolare di origine provenzale.
Ravel realizza magistralmente una rivisitazione settecentesca in chiave moderna, sempre timbrata dalla sua inconfondibile e ironica eleganza, regalandoci una delle pagine più raffinate di tutta la musica francese.


A. Dvorak (Nelahozeves [Boemia] 1841 - Praga 1904)
Sinfonia n° 9 in mi minore, “Dal Nuovo Mondo” (1893)

Ultima delle 9 sinfonie composte dall’Autore, tradizionalmente numerata come nona, viene sempre più spesso indicata anche come quinta, in quanto ultima delle cinque sinfonie effettivamente presenti in repertorio.
Come è noto l’opera, di notevoli dimensioni e affidata ad un organico orchestrale imponente, è il frutto delle poderose impressioni sperimentate durante la residenza americana dell’Autore.
Vi troviamo sicure tracce della musica di popolazioni indiane ormai decadute; poderose impressioni suscitate dalla grandiosità di una natura vasta quanto ancora incontaminata; sollecitazioni nuove determinate dal travolgente ritmo di vita delle grandi metropoli. Ne risulta una scrittura più spigliata e meno ieratica di quella delle precedenti sinfonie, con elaborazioni tematiche brillanti e imprevedibili. Una potente ispirazione sempre fresca e genuina sublima tutto in uno dei più sorprendenti capolavori del tardo ottocento.
Quattro movimenti costituiscono canonicamente la Sinfonia: Adagio/Allegro, col fondamentale tema principale di sostegno a tutta la sinfonia, circondato da temi prettamente “americani”; Largo, pagina di solenne intensità caratterizzata da ben riconoscibili melodie delle genti “pellirosse”; Scherzo, ardita simbiosi di risoluzioni ritmiche inusuali e riminiscenze folcloristiche; Allegro con fuoco, certamente il movimento più popolare dove ritroviamo genialmente condensati i principali temi già ascoltati.
Pur nell’intenzionale desiderio di esprimere l’impressione profonda ricevuta a contatto con il “Nuovo Mondo”, Dvorak non smarrisce mai del tutto la propria intonazione balcanica venata di nostalgica melanconia.
Dall’insolito “mixer” è scaturito uno dei più acclamati capolavori di tutto il repertorio sinfonico.

 

 

 

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