PERUGIA - Il mondo della cultura a confronto, ieri pomeriggio, con la sfida della candidatura di Perugia e Assisi a Capitale europea della cultura 2019.

Al tavolo della Sala S. Anna di Viale Roma erano seduti i sindaci delle due città, Boccali e Ricci, l’ assessore regionale Bracco ed il presidente della Fondazione, Bruno Bracalente. In platea, non semplici spettatori ma con un ruolo propositivo, i rappresentanti del variegato mondo delle istituzioni culturali e dell’ associazionismo, dalle sigle maggiori (tra le altre, Fondazione Perugia musica classica, Teatro stabile dell’ Umbria, Umbria Jazz, Teatro del Pavone) a quelle attive nel territorio con i diversi e diffusi progetti di cinema, teatro, danza, musica.

E’ stato l’ ultimo incontro, come ha spiegato Bracalente, organizzato per comunicare alla città il progetto di candidatura. L’ultimo di una serie che ha interessato di volta in volta gli operatori economici, con particolare riguardo al commercio e al turismo, l’ associazionismo sportivo e quello giovanile. Del resto, ha ricordato Bracalente, uno dei punti qualificanti della candidatura, tale, anzi, da determinarne il successo, è la partecipazione più ampia possibile dei cittadini e la loro condivisione del progetto. Adesso inizia una fase decisiva nella quale si entrerà più nel dettaglio e saranno raccolte idee, stimoli, proposte per arrivare poi ad una sintesi che sarà in sostanza il dossier di candidatura.

Il sindaco Boccali ha approfittato dell’ occasione per ribadire come la candidatura sia una scelta strategica delle due città e, con loro, di tutta l’ Umbria per aprire un percorso di sviluppo in cui l’ Europa sia un reale punto di riferimento e che preveda una crescita dei livelli di qualità del territorio.
Dai presenti è emersa, attraverso diversi interventi, la convinzione di fare parte attiva di questa sfida e la disponibilità a partecipare contribuendo con le proprie esperienze, idee, risorse culturali.

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