di Luana Pioppi

MARSCIANO (PG) – “Cosa abbiamo in Comune”: è il titolo del libro scritto dalle giornaliste Sabrina Bazzanti ed Erica Cecili che sarà presentato oggi (giovedì) alle ore 21,15 presso il Teatro Concordia di Marsciano. E’ un romanzo che raccoglie undici storie di personaggi marscianesi e sanvenanzesi, conosciuti anche all’estero, ma poco dai loro concittadini.
I protagonisti sono: la ciclista Monia Baccaille, il collezionista Enzo Betti, l’attore Marco Bocci, il giornalista Luca Cardinalini, l’imprenditore Lorenzo Fasola Bologna, la scrittrice Loredana Frescura, il ragazzo che da un anno e mezzo vive con un cuore artificiale Saverio Marinelli, il pittore Rolando Meallesi, il tenore Marco Rumori, il fotografo Emilio Tini, l’inventore Venanzio Vallerani.

E proprio in onore di uno di questi personaggi, il sanvenanzese Marinelli, che una parte dei proventi della vendita del libro sarà devoluta alla Fondazione Telethon, presente anche a Marsciano dal dicembre 2011, per la ricerca biomedica sulle malattie genetiche. Il romanzo, che sarà presentato da Michele Capoccia con la proiezione di video realizzati da Claudio Fasci, ha il patrocinio del Comune di Marsciano, del Comune di San Venanzo e della Provincia di Perugia.
Si tratta di un volume molto apprezzato dal giornalista Beppe Conti che, nella sua prefazione, scrive: «Ci si tuffa in queste storie e si leggono tutte d’un fiato, come se appartenessero al mondo dei nostri sogni. Anche se poi già si conosce il lieto fine. Storie e storie che credo siano da dedicare soprattutto ai giovani, a coloro che tanto hanno ancora da chiedere alla vita. Storie come esempi, modelli da seguire per avere successo e fortuna ma soprattutto per lottare e insistere, con massima grinta, con notevole concentrazione, in tutti i campi».

«Ma a colpire su tutte, - sottolinea Conti nella prefazione del libro - con quel titolo che potrebbe essere il tema e il manifesto del libro è “Mai perdere la speranza”. La vicenda speciale e commovente d’un ragazzo che tantissimo può insegnare ai giovani d’oggi. Una storia in cui escono da protagonisti due genitori splendidi e speciali come tanti ce ne sono ancora oggi nel mondo. Sì, “Mai perdere la speranza”. E’ quanto accade a Venanzio alla soglia dei novant’anni, quel che accade a Monia, orgoglio dello sport marscianese, ragazza splendida che s’è resa protagonista ai mondiali d’un gesto che è metafora della vita. In uno sport individuale all’estremo come il ciclismo ha aperto la strada alla compagna in azzurro offrendole su di un piatto d’argento la maglia iridata di campionessa del mondo. Ecco un altro esempio bello da leggere e piacevole da raccontare».
 

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