CITTA' DI CASTELLO - “Il dato è non solo importante, ma anche estremamente significativo ed emblematico di quanto questo grande evento culturale fosse atteso e come sia collettivamente diffuso l’interesse che lo circonda”. Così il vicesindaco e assessore alle politiche culturali Mi-chele Bettarelli annuncia che nel primo giorno di apertura pubblica della Mostra su Lu-ca Signorelli “si sono registrati più di 200 ingressi alla Pinacoteca Comunale di Città di Castello”. “Mai come in questo caso- sottolinea ancora il vicesindaco- l’immediata evi-denza dei numeri testimonia a meglio del forte “appeal” che questa rassegna espositi-va registra nel pubblico, incastonandosi ala perfezione nelle celebrazioni del secolo di vita dl nostro museo”. Del resto è “è evidente la qualità che denota la sezione tifernate dedicata al maestro toscano” visto che “accanto alle opere già conservate a Palazzo Vitelli con il celeberrimo Martirio di San Sebastiano” propone “una decina di preziosi dipinti provenienti dall’Italia e dall’estero” tra cui “una interessantissima serie di predel-le (o scomparti di predella) tuttora sottoposte al vaglio della critica per la loro problema-tica e scarsamente documentata storia creativa” Alcune di queste provengono addirit-tura dagli Stati Uniti, per la precisione dal Detroit Institute of Arts, dal Nelson Atkins Museum of Art di Kansas City e da una collezione privata di Washington. L’altro ele-mento che caratterizza questo evento “è la sua valenza comprensoriale” trattando “Si-gnorelli nell’Alta Valtiberina” dove Città di Castello “s’inserisce naturalmente in un per-corso virtuoso che comprende altre opere realizzate nel territorio come gli affreschi di San Crescentino a Morra o i dipinti contenuti al Museo Santa Croce di Umbertide e nel-la Chiesa S. Antonio di San Sepolcro”. “E’ proprio utilizzando queste sinergie- conclu-de Bettarelli – rendendole in loco automatiche e consequenziali che la cultura diventa risorsa e volano di sviluppo per l’intero territorio, rendendo il concetto di “Valle Museo” da un ipotetico ed abusato bel dire, un concreto ben fatto”.

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