PERUGIA - Un disco in cui la band cerca il freddo e il completo distacco dalla quotidianità per la scrittura e si impegna a far coesistere il più autentico, intimo e introspettivo cantautorato italiano con le diverse influenze musicali dei componenti della band e le sonorità avvolgenti che caratterizzano la musica nord europea. La scelta e l’utilizzo di strumenti come l’harmonium, i glockenspiel e i metallofoni si accostano così alle forme della canzone rock d’autore ed agli incastri di voci e cori. Prodotto artisticamente ed arrangiato interamente dalla band stessa, il disco è stato registrato nelle ultime due settimane di agosto in Islanda al Sundlaugin Studio di Moesfellsbaer, Reykjavik, da Birgir “Biggi” Birgisson (Sigur Ros, Amiina, Jonsi, Mugison). Sempre caratterizzati da un’attenzione e da una cura particolare dei testi, talvolta i brani si dilatano e la musica diventa racconto, alla ricerca di un’intensità cristallina che sembra aspettare solo l’esibizione live per poter esplodere e completarsi.

“La Giostra è un disco importante per noi – dichiara Marco Manzella, cantante della band -, soprattutto per la scrittura corale che ha contraddistinto questi mesi di lavoro. Da qui è nata la decisione di produrlo artisticamente da noi e di fondare la nostra etichetta. Dal punto di vista artistico la nostra ambizione è sempre stata quella di far coesistere la nostra naturale attitudine ad un cantautorato molto intimo ed introspettivo con estetiche e forme più rock che caratterizzano le sonorità nord europee. Da qui la decisione di preparare tutto il lavoro in Italia, ma di registrarlo in Islanda con Biggi (produttore di Sigur Ros, Amiina, Mugison e Jonsi solo per citarne alcuni) al Sundlaugin Studio, lo studio e sala prove dei Sigur Ros, uno dei nostri gruppi preferiti in assoluto, con i loro strumenti. Inutile dire che quel paese ci ha ispirati non poco, quelli sono luoghi che non ti lasciano indifferente. Credo e spero che tutto questo si senta.

Nei brani la musica a volte prende la parte della voce - cui abbiamo posto molta attenzione a livello di scrittura e cura dei testi - e diventa un racconto per immagini. Secondo me l’ambiente in cui ti trovi riveste un’importanza fondamentale per la creazione di qualsiasi cosa, soprattutto quando si tratta di qualcosa di così magico e speciale come lo è la musica per noi.”
In apertura di concerto spazio ai Med In Itali, quartetto torinese nato da un’esperienza di busking (musica di strada) sulle vie di Dublino. La musica della band torinese non appartiene ad un genere in particolare, ma è un’attenta miscela di ritmi e atmosfere a cavallo tra rock, pop, funky, jazz e cantautorale. Il concerto è la vera dimensione dei Med In Itali: ogni canzone è un’improvvisazione, tempi dispari, assoli di sax e parole si intrecciano in una jam session ogni volta diversa.

Sabato 14 aprile al Contrappunto

Via SCORTICI 4, PERUGIA
Opening Act: MICHELE MARAGLINO
Ingresso a pagamento con consumazione: 5€

 

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