Bettarelli: "Città di Castello protagonista nella cultura"
CITTA' DI CASTELLO - “E’ stato per noi un importante, prestigioso ed impagabile momento di promozione d’immagine in quanto ha concretamente sancito di fronte ad una platea di livello mon-diale iil ruolo da protagonista che Città di Castello sta sostenendo in ambito culturale, in particolare nel campo artistico con un disponibilità di opere che vanno dal Rinasci-mento al contemporaneo” .
Così il vicesindaco ed assessore alle politiche culturali Mi-chele Bettarelli chiarisce “senso e prospettiva” della sua partecipazione nei giorni scor-si all’Ambasciata d’Italia a Londra per la presentazione, curata dall’ATP Umbria, della mostra sul Luca Signorelli che si aprirà nel prossimo mese di aprile a Perugia, Orvieto e Città di Castello (21 aprile. Bettarelli evidenzia ancora come si trattasse “di uno dei tre lanci di promozione a livello planetario dell’evento” quello “in particolare dedicato al-la nostra città” visto il contemporaneo svolgimento nella capitale inglese della mostra su Alberto Burri ( “Burri Form and Matter” aperta sino al 7 aprile ala Estorick Collec-tion) che sta ottenendo un grande successo di pubblico e critica”.
Un successo che il vicesindaco tifernate ha potuto toccare con mano visitando la mostra stessa accolto dal curatore Massimo Duranti e dalla direttrice del museo Roberta Cremoncini che gli han-no mostrato “le risultanze registrate da questo evento in termini di biglietti, cataloghi venduti, dimensioni della rassegna stampa” che “ne dimostrano tangibilmente il gradi-mento di un pubblico non solo inglese , ma mondiale” grazie anche “alla sua comple-tezza visto che sono presenti opere, anche inedite, rappresentative di tutto l’arco crea-tivo del maestro, compresi alcuni rari dipinti figurativi”. Bettarelli sottolinea infine come Il soggiorno londinese sia servito sia “ a fare promozione turistica del territorio grazie alla presenza di operatori altotiberini del settore” che “ a rinnovare e risaldare preziosi contatti di altissimo livello culturale, avviati con Raffaello, come quello con Tom Henry, ormai un quasi tifernate d’adozione, che sarà chiamato a collaborare ad ulteriori, nostre prossime iniziative insieme ad alcuni rappresentanti del British Museum”.

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