A Campello il carnevale si festeggia all’insegna della tradizione popolare
CAMPELLO SUL CLITUNNO - Domenica 19 febbraio a Campello sul Clitunno si festeggia il carnevale in piazza a La Bianca. La manifestazione è organizzata dal Comitato La Bianca in rosa, un gruppo di donne titolari di attività commerciali nella frazione capoluogo di Campello, e patrocinata dall’amministrazione comunale.
Numerosi gli appuntamenti in programma: la manifestazione si apre la mattina con un mercatino delle eccellenze locali, per proseguire nel pomeriggio, con giochi, balli, degustazioni, gare e, naturalmente, con la grande sfilata in maschera all’insegna di fantasia e tradizione.
Tra le tante iniziative è previsto, per domenica mattina alle ore 10.00, un incontro con le tre storiche confraternite di Sant’Antonio, durante il quale verrà donato alla cittadinanza il volume Le feste di Sant’Antonio a Campello sul Clitunno, di Ombretta Cesarini: una approfondita ricerca sul rapporto esistente tra sentimento religioso, tradizione popolare e folklore.
Il volume, edito da Era Nuova e realizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, analizza le celebrazioni di Sant’Antonio Abate, a Campello sul Clitunno, nel loro sviluppo storico e nella loro assoluta originalità. Si descrive come il culto di Sant’Antonio Abate abbia subito radicali trasformazioni attraverso un costante sincretismo tra usanze e religione, tra tensione contemplativa, esigenze quotidiane e superstizioni, attraversando epoche antiche per giungere alla realtà attuale, dove le tradizioni vengono reinterpretate e adattate al moderno contesto sociale.
“Salvare la memoria di una comunità e custodirne le tradizioni più antiche sono doveri che spettano a tutti noi, per i quali la nostra Amministrazione comunale non ha mai smesso di impegnarsi. Farlo vuol dire consegnare alle future generazioni un patrimonio culturale di inestimabile valore, importante tanto quanto monumenti, strade, piazze e città.” Con queste parole Paolo Pacifici, Sindaco del Comune di Campello, apre la presentazione del volume di Ombretta Cesarini.
“Grandi eventi – prosegue il Sindaco – così come piccole manifestazioni popolari sono il portato di un bagaglio millenario che segna la storia della gente umbra, fatta di intrecci tra religione e magia, di costruzione di cultura civica e di misticismo ancestrale.”
Il volume ben rappresenta un sentimento ancora diffuso che dà importanza alla coesione sociale, alla qualità delle relazioni interpersonali, alla bontà del vivere insieme, all’importanza di tutti i “gesti di cura” verso la memoria collettiva.

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