Io Rifletto - 6 film su TEF channel dal 16 febbraio
PERUGIA - La prima serie del nuovo programma “ IO RIFLETTO “ è composta da 6 puntate di 50 minuti cadauna, registrate in alcuni posti rappresentativi dell’Umbria.
Ciò che caratterizza questo format è l’unicità delle immagini, che assomigliano a quelle della pellicola. Nella TV generalista, imperniata sulla cronaca e su servizi registrati di corsa, non si cura l’aspetto visivo. Il risultato sono immagini brutte, interviste retoriche e sfondi antiestetici. “ IO RIFLETTO “ rivoluziona i canoni della TV attraverso un linguaggio visivo inconsueto: diventa quindi un format antitelevisivo, perché dotato di una particolare grazia nel confezionamento delle inquadrature che vanno a scovare personaggi atipici, in grado di raccontare le loro esperienze intime messe in relazione all’argomento di volta in volta trattato. Per far ciò è stato decisivo la scelta delle locations: in ogni episodio si è individuato una zona dell’Umbria suggestiva, bella, osservata da angolazioni inusuali.
Il risultato è sorprendente, poiché coniuga un elevato valore antropologico, sociale e culturale ad una fruibilità per il pubblico: questo significa fare audience con eleganza, con stile. Fare TV di qualità, strizzando l’occhio allo spettatore, vero arbitro del nostro operato.
LO STILE
La tipologia delle immagini richiama quella dei film. C’è stato un grosso studio per arrivare ad avere una qualità simile alla morbidezza delle immagini della pellicola.
In TV è usato quasi esclusivamente il segnale “interlacciato” che rende le immagini scivolose, troppo fluide, televisive per l’appunto, adatte a telegiornali o servizi da studio.
Ma per raccontare storie diverse, che vadano a scovare situazioni originali, posti interessanti dal punto di vista visivo, in parole povere per fare TV di qualità, dallo sguardo autoriale, è indicato utilizzare un segnale “progressivo” che dona alle riprese quel fascino simile ai film. A questo va aggiunto un contrasto delle immagini più elevato, per dare profondità ai colori. I filmdocumentari sono stati girati in 16:9 HD, ma poi convertiti in 4:3 letterbox, per adeguarsi al formato utilizzato da TEF Channel.
Ma in questa TV dove i colori sono sempre eccessivi, la cosa più rivoluzionaria è stata l’aver tolto colore alle immagini, averle desaturate ed avvicinate ad una scala tonale tendente al grigio. Ma questo non basta. Nell’ epoca dell’alta definizione è stata fatta la scelta coraggiosa di abbassare elettronicamente la definizione, per dare più morbidezza e pastosità alle immagini.
Tutte queste scelte tecniche, convergono nel risultato finale davvero innovativo per qualità e tipicità d’immagine, mai visto nemmeno nelle TV nazionali.
IL TRAGUARDO
Il traguardo da raggiungere è stato quello di far uscire le telecamere dagli anonimi e noiosi studi, per farle ispezionare le numerose situazioni, luoghi e personaggi sconosciuti ma degni di interesse. Il traguardo inoltre è stato quello di dare ritmo ai filmati televisivi, troppo statici e troppo ancorati ad una demagogia sociale legata ad autori che si adagiano a copioni standard e mediocri, ma radicata anche negli intervistati, assuefatti dal modello televisivo imposto.
Le TV nazionali e locali trattano sempre gli stessi argomenti e lo fanno sempre con lo stesso modo obsoleto e poco artistico. Ogni servizio, ogni programma diventa la copia di se stesso, sia come tipologia di immagine sia come studio utilizzato ma soprattutto come sguardo. Tutto questo comporta un decadimento dell’interesse dello spettatore che, assuefatto da questa poltiglia televisiva, si difende attraverso lo zapping.
CONCLUSIONI
È necessario tornare ad avere inventiva, per saper rappresentare al meglio questa società nuova, moderna ed ormai evoluta. Se si resta ancorati ad uno stile provinciale e vecchio, le TV resteranno irrimediabilmente indietro di 20 anni rispetto ai progressi ottenuti negli altri campi. Questa prima serie dovrebbe fare da apripista e gettare le basi per dei nuovi filmdocumentari che sappiano raccontare in forma veramente originale, il mondo che ci circonda.

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