Casa Grifo/ Balistreri e Di Dio si presentano:"Grande impegno per la squadra"
Barbara Isidori
“Un’operazione avvenuta nelle ultime ore di mercato quando ormai stavamo uscendo dall’Hotel”. Così ha definito l’affare Balistreri il direttore dell’area tecnica Alvaro Arcipreti alla presentazione dei nuovi grifoni. “Ero nella hall con Moneti e abbiamo sentito che il Catanzaro lo voleva e ci siamo incuneati noi che l’abbiamo spuntata”. Insomma un giocatore importante che arriva al Perugia a rinforzare una rosa già forte e un pezzo in meno per un avversario arrembante come i calabresi. Doppio colpo. “Devo ringraziare il ragazzo che ci ha dato subito la sua disponibilità e la volontà della società di prendere un attaccante di prospettiva. Siamo molto soddisfatti perché altrimenti non avremmo preso nessuno” ha aggiunto. Insieme a Balistreri si è aggiunto un portiere, classe 1994, Stefano Rosciani per il settore giovanili. Tutti e due di proprietà della Ternana. Un caso insieme a Borghetti e Tozzi Borsoi? “E’stato tutto casuale” ha aggiunto Arcipreti “E poi non ci dimentichiamo che gli ultimi due anni Pietro li ha giocati al Campobasso e da li lo abbiamo prelevato. La squadra dove poi ha fatto meglio con una percentuale gol-presenza altissima”.
“Per me è grandissimo motivo di orgoglio poter vestire la casacca del Grifo” ha esordito Pietro Balistreri dopo il primo allenamento con la squadra “Perugia mi ha convinto subito anche per la serietà dimostrata dalla società che, di questi tempi, non è cosa da poco. Ringrazio chi mi ha voluto e il direttore del Campobasso che mi ha aperto questa strada. Sono felicissimo e darò il massimo per portare avanti questo impegno”.
A Campobasso è stato titolare inamovibile dell’attacco dei lupi a Perugia dovrà giocarsi il posto con Tozzi Borsoi. “Qui sono in una piazza importante e già far parte di questo gruppo per me è già molto e significa che sono uno dei giocatori top della categoria. Se dovrò giocarmi il posto nessun problema ci metterò l’anima per far vedere il mio valore” ha commentato “Che tipo di attaccante sono? Direi una punta di movimento a cui piace molto partecipare all’azione”.
Oggi forse è scontato chiedergli cosa pensi del Perugia ma se la stessa domanda gli fosse stata fatta una settimana fa? “Avrei detto e affermo che il Perugia è la squadra più forte del campionato per la rosa, il gruppo, la società, entusiasmo e i tifosi. Il massimo e spero di confermarmi come giocatore con il Perugia in Prima Divisione”.
Simone Di Dio è invece arrivato già da qualche giorno a Pian di Massiano. Ha lavorato con i compagni, il tecnico ed ha visto l’aria che tira a Perugia. Per lui che arriva dalla Primavera della Juventus il cambiamento è stato notevole. “All’inizio mi sentivo spaesato visto che ho fatto solo il settore giovanile. Sono consapevole che non sarà facile trovare il mio posto ma lavorerò a martello e i risultati arriveranno. Sono un difensore jolly anche se preferisco giocare al centro” ha detto “Il direttore Giovanni Rossi mi ha consigliato di lasciare adesso e non a giugno la Primavera, è arrivata la proposta del Perugia e non ho potuto dire di no. Ho preferito iniziare a misurarmi subito con una prima squadra”.
Per Di Dio c’è stato anche un consigliere d’eccezione, Marchisio. “Anche lui mi ha detto che prima andavo a giocare in una prima squadra e meglio era. Per farmi le ossa e sentire cosa si prova a stare in uno spogliatoio vero” ha aggiunto “E sinceramente non mi sarei mai aspettato di trovarmi subito così bene. Ho trovato un grandissimo gruppo, unito per davvero e deciso in merito ai proprio risultati”.

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