PERUGIA - Abn e Sorgenia danno il via a un innovativo modello di economia sociale che unisce la diffusione della generazione distribuita, cioè la realizzazione di impianti fotovoltaici vicini al punto di consumo dell’energia, e benefici per la comunità locale grazie a un rapporto di reciprocità con i cittadini.

La logica è quella del progetto 1000 tetti che il Consorzio abn sta promuovendo in Umbria, Sicilia, Campania, Friuli, Toscana (e persino a Londra), iniziativa in base al quale si installano
pannelli fotovoltaici gratuitamente sul tetto della casa dei cittadini, in comodato d’uso per vent’anni e che ha già raccolto l’adesione di 4mila famiglie italiane (oltre 10 MW di potenza installabile).
Sorgenia ripropone la stessa logica con il progetto Sole Mio: si occupa quindi a proprie spese dell’installazione e della manutenzione dell’impianto fotovoltaico e garantisce alle famiglie di risparmiare fino al 50% dei costi in bolletta perché si consuma durante il giorno l’energia prodotta dal proprio impianto. Il progetto consente significativi vantaggi in termini di ottimizzazione della rete di trasmissione e distribuzione dell’energia, dato che l’energia viene prodotta e consumata senza entrare in rete.

L’accordo prevede che la realizzazione e manutenzione degli impianti di Sorgenia sia affidata alla cooperativa sociale abn, impiegando anche lavoratori delle "fasce deboli". Abn opera infatti con persone con problemi di salute mentale, handicap fisico, dipendenze e comunque con persone non spendibili normalmente sul mercato del lavoro. Le persone vengono assunte dalle coop socie di abn. Più del 99% dei contratti sono a tempo indeterminato. Le persone quindi anzichè una pensione, percepiscono uno stipendio! E contribuiscono alla produzione ciascuna secondo le proprie "capacità residue"" o secondo i propri "specialismi". I rapporti all'interno dell'organizzazione sono quindi "paritetici" e non "assistenziali". Ad oggi abn conta circa il 40% di lavoratori in inserimento lavorativo senza aiuto pubblico se non la fiscalizzazione degli oneri sociali per le persone in inserimento lavorativo.

Il presidente di abn, Roberto Leonardi, dichiara: “L’aspetto distintivo di questo accordo è la possibilità di creare, con il coinvolgimento delle persone e senza consumare territorio, una grande centrale diffusa e allo stesso tempo condivisa dai cittadini e da tutta la comunità. Il rapporto che si crea in questo modo con le persone va ben oltre la vendita di un prodotto. E’ un concetto di condivisione del valore tipico di un’attività low-profit”.

Riccardo Bani, direttore generale di Sorgenia commenta: “Siamo orgogliosi di aver raggiunto questo accordo con abn. Ai benefici di tipo ambientale per il territorio e di tipo economico per i singoli clienti, questa partnership offre un contributo importante per il benessere diffuso della comunità locale e un supporto concreto anche alle fasce più deboli”.

abn - a&b network sociale è un consorzio di cooperative (sociali e non sociali) costituito nel 1997 per iniziativa di alcune cooperative sociali italiane del territorio umbro della provincia di Perugia. Il consorzio è nato al fine di condividere strategie integrate finalizzate a perseguire gli obiettivi di promozione umana ed integrazione sociale dei cittadini.
Ad oggi le cooperative consorziate in abn occupano globalmente circa 12.000 addetti, di cui 2.600 sono impiegati nelle cooperative sociali. Il 50% delle organizzazioni associate hanno un minimo di 30% di soggetti svantaggiati. Il consorzio abn ha gradualmente incrementato la sua base sociale e la sua presenza geografica, arrivando ad includere 42 cooperative in diverse regioni d’Italia.

Sorgenia è il primo operatore privato del mercato italiano dell’energia con circa 500mila clienti in tutta Italia, inparticolare concentrati nel segmento business, e impianti di produzione per quasi 4.000 MW di potenza installata.
Nata nel 1999 come Energia SpA su iniziativa di Cir e Verbund, con l’avvio della liberalizzazione del mercato italiano dell’energia, nel 2006 diventa Sorgenia. Il Gruppo conta quasi 500 dipendenti e ha chiuso il 2010 con 2,7 miliardi di Euro di ricavi. Consolidata la posizione di secondo fornitore delle imprese italiane, a partire dal 2011 sta sviluppando un’azione commerciale mirata in particolare ai consumatori domestici. 

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