PERUGIA - E’ stata la vice presidente della Giunta regionale dell’Umbria e assessore all’istruzione, Carla Casciari, a premiare stamani, nel Salone d’Onore di Palazzo Donini, a Perugia, le scuole umbre vincitrici del concorso “Enel Play Energy”, la competizione che Enel promuove da otto anni per il mondo della scuola italiano e estero.

In Umbria hanno partecipato 160 istituti per un totale di oltre 10 mila studenti i cui progetti sono stati giudicati, nei mesi scorsi, da una giuria regionale composta da personalità del mondo delle istituzioni, della scuola e dell’informazione regionale.

I primi premi, ovvero stampanti a colori di alta qualità, per le categorie in gara (scuole primarie, secondarie di I e II grado) sono andati ai seguenti istituti scolastici: per la categoria “Fantastica” si è aggiudicato il primo posto la scuola primaria Villa Pitignano di Perugia con il progetto “Prendiamo esempio da Panta-Rei. l’Unione fa la forza”; per la categoria “Creativa” ha vinto la scuola secondaria di primo grado G.Marconi di Terni con il progetto “Mix si.. ma di rinnovabili”; per la categoria “Illuminata” ha trionfato l’Istituto I.I.S Leonardo da Vinci di Umbertide con il progetto “Il Telegiornale Energy News”. La menzione speciale è stata assegnata al Liceo Scientifico Galileo Galilei di Perugia che ha realizzato il progetto “L’energia nelle nostre mani”.

All’evento umbro erano presenti per Enel il responsabile delle Relazioni Esterne, Area Centro Nord, Luciano Martelli, la Responsabile Centro Italia Customer Service, Lucia Cortini, l’Ufficio scolastico regionale e la Provincia di Perugia rappresentati rispettivamente da Gabriele Alfano e Silvia Calabresi.

“Il concorso – ha detto la vice presidente Casciari - ha impegnato le classi nella ricerca di originali ed equilibrate soluzioni per produrre elettricità. Con una regola fondamentale: scegliere la giusta combinazione di fonti, ragionata sulla base delle caratteristiche del proprio territorio o del proprio Paese. La necessità di dover indagare sulle caratteristiche geografiche del posto in cui si vive è stata sicuramente l’occasione per apprendere sul campo, un arricchimento scolastico e personale di grande impatto per la maturazione di una coscienza scientifica ed ecologista nei ragazzi. Il rispetto per l’ambiente – ha concluso Casciari - nasce prima di tutto dalla conoscenza del proprio territorio e dalla comprensione di come si mantiene un ecosistema, che racconta la nostra storia e rappresenta una risorsa per i nostri figli”.
 

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