VARESE - Importavano dall'Olanda e dalla Svizzera sostanze stupefacenti, che poi rivendevano in provincia di Varese, in Umbria e in Valle D'Aosta. Con questa accusa sono state eseguite dalla Guardia di finanza quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di uomini coinvolti a vario titolo nel traffico. Altre cinque persone sono state sottoposte invece all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. A capo dell'organizzazione ci sarebbe un uomo, nei confronti del quale e' stata chiesta l'estradizione in quanto si era rifugiato in Svizzera, che acquistava la droga all'estero e gestiva i contatti con i corrieri incaricati di trasportarla in Italia.

La sostanza poi veniva depositata a Varano Borghi (Varese), distribuita ai pusher, che la spacciavano anche in alcuni locali notturni della provincia, e inviata in Umbria e in Valle d'Aosta. Le indagini coordinate dal pm di Varese Tiziano Masini sono partite dall'analisi di alcuni movimenti finanziari sospetti sui conti correnti degli indagati e hanno portato, dal febbraio del 2010, al sequestro complessivo di 24 chilogrammi di marijuana, 5 chilogrammi di hashish e 30 grammi di cocaina.

Fra le droghe sequestrate e' stato individuato anche un nuovo tipo di sostanza stupefacente: 5 chilogrammi di una qualita' di anfetamina in polvere dal principio attivo molto elevato con la quale si sarebbero potute produrre circa 120mila pastiglie di ecstasy. Per comunicare fra loro i trafficanti utilizzavano principalmente sms nei quali, per non farsi individuare, chiamavano le partite di marijuana 'giacche verdi', e l'hashish 'maglioni neri'.

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