Tafferugli in piazza San Pietro tra indignati e forze dell'ordine
da larepubblica.it
ROMA - Alcune decine gli ''Indignati'', provenienti da vari nazioni ma in gran parte di lingua spagnola, stanno manifestando in piazza San Pietro. Uno di loro si è arrampicato sull'albero di Natale, vicino all'obelisco mentre gli altri hanno piantato delle tende colorate. Dopo il fermo di tre persone la tensione è aumentata tra calci e pugni in piazza. I manifestanti avevano accerchiato una macchina delle forze dell'ordine che stava trasportando uno dei fermati e a quel punto ci sono stati spintoni con i militari. Gli agenti hanno cercato di bloccare i giovani e ne sono nati alcuni tafferugli.
La protesta era iniziata nella mattinata quando un ragazzo si era arrampicato sull'albero di Natale presente nella piazza. Urlati slogan come ''libertà'', ''no alla violenza'', ma anche ''chiesa corrotta'', ''Papa criminale'' e ''il Vaticano paghi le tasse come tutti''. Al megafono è stato poi annunciato un ulteriore raduno di ''Indignati' in piazza San Giovanni dove è stata montata una tendopoli che resterà fino al 18 gennaio. Gli agenti di polizia hanno così iniziato a monitorare la situazione facendo spostare i giovani oltre la transenna che circonda l'albero di Natale.
Tre persone, di cui almeno due francesi, sono state fermate dalle forze di sicurezza vaticane. Uno è il ragazzo che inizialmente, per evitare l'arresto, era salito sull'albero di Natale.
Gli Indignati hanno gridato "liberate il compagno" e dopo un'assemblea sulla parte della piazza rivolta verso la basilica hanno annunciato un presidio fisso finché i loro compagni non verranno rilasciati. Sostengono infatti che manifestare e salire sull'albero è tutt'al più un reato amministrativo, che può meritare al massimo una multa, e non certo l'arresto. Qualche momento di tensione quando gli agenti hanno rimosso una parte della balaustra per far uscire un mezzo dei vigili del fuoco e una camionetta.
"Siamo stati vittime di una gravissima violenza in piazza San Pietro dove stavamo portando solo un messaggio di pace". A parlare è Alice, una degli Indignati. "Eravamo con le mani alzate e volevamo rimanere in piazza perché‚ lì c'erano i nostri tre compagni fermati, per non lasciarli soli. La polizia per mandarci via ci ha prima spinto e poi colpito anche con i manganelli. Fortunatamente sono stati colpi non troppo forti, ma comunque un ragazzo ora ha l'occhio gonfio e un altro ha il naso rotto". Le forze dell'ordine appena fuori piazza San Pietro stanno identificando alcune persone.
Per mezz'ora è rimasta chiusa stazione della metro A San Giovanni. Qui è stata allestita una tendopoli con alcuni cartelli: "Accampati contro la crisi". "Agorà internazionale Roma", "Disobbedisci", "Perché i nostri sogni non rientrano nelle vostre urne". E' stato creato anche uno spazio per bambini e un'area dibattiti. Una trentina di persone, nella maggior parte spagnoli e francesi, è rimasta a San Pietro. "Siamo venuti a manifestare qui per riappropriarci di una piazza che come tutte le altre deve essere del popolo. Il nostro è stato anche un gesto simbolico per sottolineare che 'l'istituzione-Vaticano' ha tante ricchezze e non paga le tasse, non paga la crisi''. A parlare a nome del gruppo di Indignati accampati in piazza San Pietro è Giovanni, un giovane di 24 anni, tra i pochi a parlare italiano, che racconta il percorso che ha portato oggi gli Indignati in piazza San Pietro: ''Il 9 novembre è partita una marcia da Nizza, diretta ad Atene. Una delle tappe era Roma, dove siamo arrivati il 7 gennaio e ci siamo stabiliti in piazza San Giovanni. Qui - prosegue - abbiamo creato una Agorà, un'assemblea permanente aperta al popolo per discutere di svariati temi, dalla crisi economica alla democrazia sino alle forme di partecipazione. Oggi siamo arrivati in piazza San Pietro''. ''Il nostro voleva essere un gesto simbolico forte - gli fa eco un'altra giovane Indignata - poi non so perché quel ragazzo si sia arrampicato sull'albero di Natale, io personalmente non lo conoscevo''. ''Hanno 'imprigionato' tre persone - dice durante l'assemblea un altro ragazzo riferendosi ai fermi - e ci hanno anche rubato una telecamera. Non andremo via da qui fino a quando i nostri compagni non saranno liberati''. Nella piazza uno degli Indignati è travestito da Papa, e dietro la tunica bianca ha disegnato un cuore con dentro scritto 'cuore indignato'.
Il gruppo degli indignados protagonisti della protesta a piazza S.Pietro e dei tafferugli con le forze dell'ordine stanno abbandonando piazza Pio XII, in direzione S.Giovanni. I manifestanti, circa una trentina di persone, stanno percorrendo via di Porta Angelica seguiti dalle forze dell'ordine. Secondo gli indignados, il bilancio dei tafferugli di oggi è di due feriti lievi al volto e diverse contusioni.

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