PERUGIA - L’atto d’amore della Lega, all’indomani delle elezioni spagnole, verso il movimento indipendentista basco (che ha ottenuto un eccellente risultato), non è affatto ricambiato: «La Padania è un territorio immaginario nella valle del Po e solo la Lega ci vede un passato glorioso di radici celtiche, di druidi e forse anche uno gnomo… Ma quando sono al governo i leghisti abbandonano la cravatta verde e i costumi di Asterix e Obelix».
I baschi sono separatisti, ma non certo dalla realtà

IL CASO
Il Carroccio scivola in basco

Alla dimostrazione di affetto del Carroccio, il partito basco ha risposto picche. Dalle pagine di diariovasco.com gli indipendentisti iberici hanno definito l’esperienza della Lega come quella di «un’operetta italiana», confermata dalla decisione del Carroccio di piantare in asso il nuovo primo ministro Mario Monti (chissà che scriveranno ora che Umberto Bossi ha detto addirittura «che fa schifo»!).

IL PREZZO DELL’INCOERENZA. Ma il sito non si ferma qui e prosegue col colore: «Il meglio si è avuto quando hanno deciso di riaprire il parlamento padano, invenzione del 1997, quando erano all’opposizione e volevano fare la secessione. Poi l’esperienza si è conclusa nel 2001 dopo aver vinto le elezioni con Berlusconi. Stavano abbandonando l’idea dell’indipendenza per il federalismo fiscale. Ora vorrebbero riconquistare la verginità, lavandosi il viso dall’alleanza con Berlusconi per riconquistare il proprio elettorato».

PADANIA IMMAGINARIA. E anche sulla Padania come entità territoriale ed etnica hanno espresso qualche dubbio: «La Padania è un territorio immaginario nella valle del Po e solo la Lega ci vede un passato glorioso di radici celtiche, di druidi e forse anche uno gnomo… Ma quando sono al governo i leghisti abbandonano la cravatta verde e i costumi di Asterix e Obelix».
La verità è che l’anelito indipendentista basco non ammette sacrifici di opportunità politica.

COMPROMESSO IMPENSABILE. «Tutti i partiti, dalla sinistra estrema al partito nazionale basco sono indipendentisti. Qui non andrebbero mai a sedersi in un parlamento nazionale», ha spiegato a Lettera43.it Laura, valtellinese di nascita, ma basca d’adozione in quanto Phd student a San Sebastian, capitale della provincia basca di Gipuzkoa. «Sono allibiti», ha continuato la ricercatrice, «di come sia possibile che un partito indipendentista sieda al Parlamento di Roma».
Insomma, questi baschi sono duri e puri per davvero. La Lega di Varese è avvisata. E non solo quella.

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