Piccoli giocatori d'azzardo crescono: 13% in più l'anno. In Umbria il 50% gioca
PERUGIA - Piccoli giocatori d'azzardo crescono: la diffusione del gioco d'azzardo nei ragazzi cresce al ritmo del 13% l'anno. E' uno dei dati piu' allarmanti contenuti nel dossier di Libera su "Azzardopoli", presentato stamane nella sede della Fnsi.
Nonostante i divieti previsti per chi non ha compiuto 18 anni, avvertono i ricercatori, "e' sempre maggiore il numero degli adolescenti di eta' compresa tra i 12 e i 17 anni che spendono 30-50 euro al mese in 'gratta e vinci', scommesse, lotto, superenalotto e slot machine". E il problema e' che in alcuni casi i baby scommettitori "finiscono con il diventare giocatori accaniti e patologici. Il gioco diventa una droga, per cui sono pronti a rubare in casa o anche fuori".
Nell'arco di 12 mesi, la percentuale degli under 19 che ha giocato in denaro almeno una volta in un anno e' salita dal 40 al 47%: e a segnare l'aumento maggiore sono le ragazze, dal 29 al 36%", mentre i maschi passano dal 53 al 57%. In testa alla classifica per regioni al primo posto c'e' la Campania con il 57,8% di studenti "giocatori", cui seguono Basilicata (57,6%), Puglia (57%) e, tutte oltre il 50%, Sicilia, Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna, Calabria e Umbria.

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