A Marsciano Ascanio Celestini con il suo “Pro Patria”
MARSCIANO - Dopo il successo ottenuto al Teatro Morlacchi, Ascanio Celestini arriva al Teatro Concordia di Marsciano, giovedì 12 gennaio, alle 21.00 con il suo “Pro Patria”, spettacolo prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria. Un racconto che vuole provare a ricucire i fili della storia del nostro paese, ritrovando quella scintilla intellettuale e politica che ha dato vita a un’esperienza lunga e dolorosa, un percorso che ha coinvolto uomini e donne uniti da un grande ideale: fare l’Italia.
Chi ruba una mela finisce in galera anche se molti pensano che rubare una mela è un reato da poco. E chi ruba due mele? Chi ne ruba cento? Quando il furto della mela diventa un reato? C’è un limite? C’entra con la qualità della mela? La legge è uguale per tutti e i giudici non si mettono a contare le mele. La statua della giustizia davanti al tribunale ha una bilancia in mano, ma entrambi i piatti sono vuoti. Non è una bilancia per pesare la frutta.
Sono le parole di un detenuto che sta scrivendo il discorso. Un discorso importante nel quale cerca di rimettere insieme i pezzi della propria storia, ma anche di una formazione politica avvenuta in cella attraverso i tre libri che l’istituzione carceraria gli permette di consultare. chiede aiuto a Mazzini. Un Mazzini silenzioso e sconfitto.
Quand’è che l’avete capito che era finita, Mazzini? Quando finisce la rivoluzione? Finisce a Roma nel ’49 con la fine della repubblica? O con le insurrezioni degli anni ’50? Con le impiccagioni e le fucilazioni di Belfiore che faranno guadagnare a Francesco Giuseppe il soprannome dell’impiccatore? Con l’insurrezione di Milano del ’53? Qualche migliaio di uomini che assaltano caserme e posti di guardia e sperano nella diserzione dei soldati ungheresi che invece non ci pensano proprio. Alla fine vengono giustiziati in 16. Quella volta Marx scrisse che la rivoluzione è come la poesia, non si fa su commissione. Quando è che avete pensato “siamo sconfitti”, Mazzini?
“Il vero protagonista di questo spettacolo – spiega Ascanio Celestini in una intervista a Repubblica – non è Mazzini, ma un detenuto di oggi, forse degli anni 70, che per le mani ha un solo libro da leggere, gli scritti di Mazzini. E così, rifacendosi al pensiero di questo personaggio del Risorgimento, cerca di dare un senso alla propria storia”.
I biglietti possono essere acquistati presso l’ufficio cultura del Comune di Marsciano a partire da tre giorni prima dello spettacolo, presso il botteghino telefonico regionale del Teatro Stabile dell’Umbria, tel. 075 57542222, tutti i giorni feriali dalle 16 alle 19 fino al giorno antecedente lo spettacolo, o presso il botteghino del Teatro Concordia a partire dal giorno prima dello spettacolo dalle 17,30 alle 19,30, tel. 075 8748403.
E’ possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

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