PERUGIA - Si è conclusa con l’emozionante concerto del 1° Gennaio nella gremita Chiesa di Santa Maria Assunta a Castiglione del Lago un’edizione straordinaria dell’Umbria Gospel Festival, coronata di grandi successi artistici e di pubblico. Una delle più autentiche eredi della più genuina tradizione Gospel afro-americana, Flossie B. Johnson, ha augurato a tutti un meraviglioso 2012 con il suo Gospel insieme struggente e gioioso che ha conquistato fin dal primo momento il folto pubblico della Chiesa. Una conclusione in grande stile per il festival Gospel dell’Umbria che ha animato i comuni umbri durante tutto il periodo delle festività natalizie, offrendo ai residenti e ai turisti invernali la possibilità di celebrare la natività e l’inizio del nuovo anno in compagnia delle grandi emozioni della musica dell’anima.

Più che positivo il bilancio del Direttore Artistico del Festival Gianluca Di Maggio, molto soddisfatto per il grande successo di pubblico che, nonostante il periodo di crisi economica che stiamo vivendo, ha fatto registrare il tutto esaurito a tutti gli appuntamenti in programma, superando di gran lunga le più rosee aspettative. “La musica Gospel è sempre più un elemento imprescindibile del Natale in Umbria; si consolida infatti il successo della formula del festival che coniuga la grande musica dell’anima con il fascino dei luoghi che ospitano i concerti. La musica Gospel trova infatti sua naturale dimensione nei teatri e nelle chiese dei caratteristici comuni umbri, luoghi ancora più suggestivi durante il periodo natalizio e che rendono possibile una totale immersione degli artisti e del pubblico in esperienze spirituali irripetibili”.

La Provincia di Perugia, nelle persone del Presidente Marco Vinicio Guasticchi e dell’Assessore alla Cultura Donatella Porzi, si dichiara particolarmente entusiasta nel tracciare un bilancio del Festival, che sente ampiamente positivo tanto a ragione dei numeri che lo confortano quanto sotto l’aspetto della qualità espressa. Essa, già ben nota al momento di varare il calendario, è diventata ulteriore elemento di elevazione spirituale quando l’unione fra il canto e i luoghi umbri dell’esecuzione ha dato origine ad appuntamenti di straordinaria intensità. Il Festival, in altre parole, è stato in grado di entrare in profondità nell’animo della comunità locale umbra e dei suoi ospiti, tanto da porre la prima traccia di una rassegna tutta da proseguire e da confermare. Il più sentito ringraziamento va ai soggetti organizzatori, dei quali la Provincia di Perugia è diventata assolutamente “amica”, quanto ai Comuni che hanno saputo offrire le condizioni ottimali per la realizzazione degli eventi.

L’Umbria Gospel Festival, realizzato grazie al contributo della Regione dell’Umbria, della Provincia di Perugia e della Comunità Montana Associazione dei Comuni del Trasimeno Medio Tevere e con il supporto dei Comuni che aderiscono all’iniziativa, si era inaugurato con un’Anteprima l’8 dicembre a Paciano, per poi proseguire con un’intensa scia di emozioni nei comuni di Spoleto, Città della Pieve, Gubbio, Città di Castello, Panicale, Perugia, Passignano, Castiglione del Lago. Per la sua decima edizione infatti, grazie all’impegno della Provincia di Perugia, il festival ha esteso i propri confini oltre il comprensorio del Trasimeno con la partecipazione dei comuni di Spoleto, Gubbio e Città di Castello.

“Spoleto, città votata all’arte internazionale,” dichiara il Sindaco di Spoleto Daniele Benedetti “ha avuto l’onore di ospitare per la prima volta un concerto dell’’Umbria Gospel Festival. Che il tutto sia avvenuto nell’ambito delle celebrazioni per l’anno Menottiano, con una performance elettrizzante e coinvolgente dei New York Spirit of Gospel, non fa che confermare come Spoleto, città che è ormai sinonimo di cultura nel mondo, sia sempre palcoscenico ideale per appuntamenti di assoluto prestigio e importante punto di riferimento per la cultura a livello regionale”.

“Per Città di Castello” ha dichiarato il sindaco tifernate Luciano Bacchetta “non c’è Natale senza Godspel ma quest’anno, oltre la tradizione, si è imposta sul palco degli Illuminati un’interprete notevole, premiata dal pubblico con il tutto esaurito. Riteniamo che una manifestazione, pur essendo di genere, deve porsi l’obiettivo di allargare l’orizzonte, parlando a tutti, specialmente se, come oggi, la cultura appare un bene superfluo. Umbria Godspel Festival è riuscito a centrare questo difficile obiettivo”.

L'Amministrazione eugubina, attraverso l'Assessore alla cultura Marco Bellucci, esprime grande soddisfazione: "Ringraziamo l'organizzazione, la Regione dell'Umbria e la Provincia di Perugia, in particolare l'Assessore Porzi; l'allargamento della kermesse col successo di presenze registrato anche nella Città di Gubbio dimostra l'interesse forte verso il patrimonio culturale rappresentato dal Gospel. Una Chiesa stracolma, un'atmosfera unica, la carica travolgente e avvolgente degli artisti hanno reso la serata un vero e proprio evento; tanti gli eugubini, tanti anche gli stranieri e i visitatori che hanno riempito in queste festività la nostra Città; anche grazie all'Umbria Gospel Festival la nostra Regione tutta ha saputo ancora una volta dare un'ampia prova di accoglienza e godibilità, all'insegna del buon vivere e della buona cultura".
L’esperienza dell’Umbria Gospel Festival – aggiungono il Presidente Guasticchi e l’Assessore Porzi - ci ha fatto riscoprire tutto il potere della profonda influenza che il canto religioso ha sull’animo umano quando la sua espressione viene esercitata nella comunione, nella gioia per il superamento del dolore, nella dimensione della speranza e del riscatto, nella prospettiva di uno spettacolo che non è mai fine a se stesso, ma si rivela come una scena alla quale si è invitati a partecipare. Non si può essere, ascoltando un Gospel, semplici spettatori di una coralità che non ci riguarda; nessuno, quando si eseguono tali canti, riesce a sottrarsi alla potenza del ritmo e alla seduzione delle voci, ai gesti e agli sguardi che provengono dagli esecutori.

L’Umbria Gospel Festival – continua il direttore artistico Di Maggio - è una felice esperienza di sistema in rete di numerosi soggetti pubblici e privati, da cui derivano importanti economie di scala, nonché la possibilità che un singolo ed occasionale evento Gospel possa acquisire un respiro ben più ampio attraverso l’inserimento nel cartellone del Festival. L’auspicio per il prossimo anno è dunque di coinvolgere nell’itinerario musicale della kermesse nuovi comuni e nuovi suggestivi luoghi dove poter ospitare le migliori voci Gospel sulla scena internazionale. 

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